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Patata della Sila IGP PPAS, carenze produttive anticipa chiusura campagna
(Agen Food) – Camigliatello Silano (CS), 29 mar. – di Pol. Cla. – Albino Carli, Direttore del Consorzio Produttori Patate Associati-PPAS annuncia che la carenza produttiva farà anticipare di un mese e mezzo la chiusura della stagione della Patata della Sila Igp. Rese inferiori che riguardano la pataticoltura italiana ed europea. Dunque una scarsa disponibilità nonostante la forte richiesta e la campagna delle patate novelle alle porte. La commercializzazione delle Patate della Sila Igp, terminerà a ridosso della Pasqua. Nonostante i volumi inferiori, si sono registrati meno scarti. Il prodotto è stato qualitativamente migliore rispetto alle annate precedenti.
A livello commerciale la campagna era partita con aspettative negative invece le quotazioni sono state interessanti e le liquidazioni ai produttori saranno congrue.
Sulla siccità e relativa carenza idrica, il Direttore PPAS sottolinea come i produttori locali stiano cercando di mitigare l’utilizzo delle risorse, optando per tecnologie di irrigazione a ridotto consumo idrico. Supporto decisivo delle centraline agroclimatiche che consentono di programmare azioni più puntuali in termini di irrigazioni. Ciò significa fare investimenti a medio e lungo termine, come progetti di filiera allo scopo di realizzare invasi e bacini per trattenere l’acqua che in inverno è tanta, ma in estate si disperde.
Il consorzio guidato da Carli sarà presente al Macfrut 2023. La Calabria come Regione partner della fiera riminese porta le sue imprese sotto i riflettori internazionale. Ci sarà un grande stand istituzionale con un calendario stabilito di eventi, durante i quali si tratteranno vari temi. Non mancheranno altre iniziative e degustazioni.
Il consorzio sarà presente, pur disponendo nelle vicinanze di una nostra area espositiva insieme alla Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp. In particolare, si volgeranno workshop sulla sostenibilità ambientale e del comparto patate, utilizzo delle risorse idriche e l’uso di fitofarmaci.
Su quest’ultimo aspetto, Carli sottolinea come la pataticoltura nazionale (ed estera) sia in crisi proprio a causa di una limitazione dei principi attivi utilizzabili. “Sarà un tema spinoso, ma di grande attualità. Nei prossimi anni, bisogna dare l’opportunità ai pataticoltori italiani di produrre: dare ora delle deadline specifiche per alcune sostanze, quando a livello agronomico e tecnico non sono state valutate delle valide alternative, rende difficile la nostra attività”.