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Versilia: Oliveti quercetani e il rischio dell’estinzione

(Agen Food) – Roma, 27 gen. di POL.CLA – Gli oliveti quercetani secolari rischiano oggi l’estinzione: l’urbanizzazione legata al turismo sta velocemente riducendo la superficie coltivata facendo scomparire le olivete ultracentenarie e costringendo le sopravvissute in piccoli fazzoletti di terra tra le case. Il Presidio Slow Food sostenuto da Davines ,ha riunito in un’associazione i produttori che preservano le olivete storiche e che producono olio mono varietale di quercetano.
La produzione segue i principi dell’agricoltura biologica, favorita dal fatto che questa varietà è naturalmente molto resistente alle principali malattie dell’ulivo. L’olivo quercetano è una varietà autoctona del comune di Seravezza e più precisamente di una località che si chiama Querceta, da dove si è diffuso nel tempo nei comuni limitrofi. La coltura dell’olivo in Versilia, e in particolare nella Piana Quercetana, ha avuto nel corso dei millenni un’importanza primaria nell’economia locale imprimendo anche al paesaggio caratteristiche precise. Nel medioevo la Piana di Querceta,
grazie alla sua conformazione morfologica (è un altopiano) non subì il fenomeno dell’impaludamento come le altre zone costiere della Versilia e mantenne in buona parte le tradizionali colture d’olivo, oggetto anche all’epoca di un contenzioso tra pisani e lucchesi che si affrontarono in una terribile battaglia proprio su questo territorio. L’olio della Versilia infatti serviva ai pisani come merce di scambio per i loro commerci con gli arabi e aveva addirittura
valore di moneta.
L’olivo quercetano è una pianta vigorosa con un caratteristico andamento verso l’alto del tronco e con i rami giovani penduli. Le foglie sono lunghe e strette, di colore verde lucente. L’oliva è piccola, di forma ovoidale leggermente allungata in punta. Questa varietà viene usata da sempre principalmente per la produzione di olio. La sua produttività non è sempre costante, ad annate buone si succedono annate molto scarse ma la qualità dell’olio è sempre eccellente.
L’olio ha un aspetto limpido o leggermente velato e colore verde oliva dorato. E’ mediamente fruttato e delicato, con un giusto equilibrio tra l’amaro e il piccante, ricco di sentori che richiamano l’erba fresca tagliata e le erbe aromatiche. L’oliva quercetana, a causa delle piccole dimensioni delle olive e del rapporto polpa-nocciolo sfavorevole rispetto ad altre varietà, è attaccata in ritardo dalla mosca delle olive e quindi consente di ottenere una qualità migliore a
parità di data di raccolta.
Le olive sono raccolte a partire dal mese di ottobre, l’olio è commercializzato a partire da novembre. Le aree di maggiore produzione di cono i Comuni di Camaiore, Pietrasanta, Seravezza, Forte dei Marmi per la provincia di Lucca e Montignoso e Massa per la provincia di Massa Carrara. Oggi sono solo una sessantina gli appezzamenti coltivati a quercetano, alcuni produttori in passato hanno infatti sostituito il quercetano con ulivi più produttivi. L’olio di quercetano in purezza è una rarità, prodotto da pochi olivicoltori. Ci sono poi altri piccoli proprietari che hanno poche piante di quercetano, ma non in quantità tali da permettere al singolo di produrre autonomamente olio per
il mercato. L’obiettivo del Presidio è incentivarli a raccogliere e frangere le olive collettivamente.

Redazione Agenfood

Redazione Agenfood

Agen Food è la nuova agenzia di stampa, formata da professionisti nel campo dell’informazione e della comunicazione, incentrata esclusivamente su temi relativi al food, all’industria agroalimentare e al suo indotto, all’enogastronomia e al connesso mondo del turismo.

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