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Zibibbo: un gioiello del patrimonio vinicolo italiano

  • Redazione Agenfood
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(Agen Food) – Pantelleria (TP), 09 giu. – Lo Zibibbo è un vitigno peculiare, che dà origine a vini sia dolci che secchi, ricchi di personalità e di un carattere inconfondibile. In un mondo dove le eccellenze tendono a diventare sempre più rare, lo Zibibbo sta emergendo come un vero tesoro.

L’isola di Pantelleria, tra la Sicilia e la Tunisia, è il cuore della produzione di questo vitigno. Tanto che, nel 2014, la pratica agricola della coltivazione della vite ad alberello tipica dell’isola è stata riconosciuta come patrimonio dell’umanità Unesco. Questo riconoscimento sottolinea il valore culturale e storico di questo vitigno e rende il vino prodotto con esso ancor più prezioso.

Ma c’è di più. Lo Zibibbo, noto anche come Moscato di Pantelleria, ha una storia affascinante e antica. Si dice sia stato introdotto sull’isola dai Fenici e dagli Arabi, e si è adattato così bene al clima locale che oggi costituisce il 95% della produzione viticola di Pantelleria.

Questo vino si distingue per il suo colore dorato e il suo profumo inconfondibile. Al palato, è dolce e morbido, con una singolare nota salata che riflette la sua provenienza marittima. La sua gradazione alcolica minima è di 10 gradi, ma il suo sapore non è mai sovrastante.

Lo Zibibbo di Pantelleria si presta a una vasta gamma di abbinamenti culinari. Con i piatti di pesce ne esalta l’armonia di sapori. Si sposa egregiamente anche con i formaggi, in particolare quelli siciliani. Ma l’accoppiata perfetta si trova nei dolci della pasticceria siciliana, come cassate, paste di mandorla e cannoli, che si accordano splendidamente con il profilo dolce e morbido di questo vino.

Redazione Agenfood

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Agen Food è la nuova agenzia di stampa, formata da professionisti nel campo dell’informazione e della comunicazione, incentrata esclusivamente su temi relativi al food, all’industria agroalimentare e al suo indotto, all’enogastronomia e al connesso mondo del turismo.

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