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Giornata Made in Italy, Lactalis: primo esportatore di formaggio italiano in 112 paesi

  • Redazione Agenfood
  • CIBO

(Agen Food) – Milano, 15 apr. – Lactalis, prima realtà del settore agroalimentare per presenza e capillarità sul territorio con i brand Galbani, Parmalat, Leerdammer, Ambrosi e Castelli, festeggia l’eccellenza dei prodotti italiani in occasione della prima Giornata Nazionale del Made in Italy. Grazie ad oltre 1.800 referenze interamente prodotte in Italia e vendute in 112 Paesi, il Gruppo è il primo esportatore di formaggio italiano con una quota export del 18% per un totale di oltre 100 mila tonnellate. Lactalis in Italia è infatti leader nell’export anche grazie ad una presenza capillare in 8 regioni con 31 stabilimenti, che consente quindi di preservare le tradizioni locali italiane.

Nel 2024 il Gruppo investirà oltre 70 milioni di euro in Italia per promuovere e valorizzare i prodotti Made in Italy e garantire standard elevati di produzione e distribuzione, oltre ad attività di Ricerca & Sviluppo (R&S), efficientamento energetico, manutenzione e ammodernamento degli stabilimenti.

I principali mercati d’esportazione dei prodotti Made in Italy di Lactalis sono le vicine Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito, mentre oltreoceano gli amanti dei nostri prodotti sono soprattutto gli americani, ma nuovi sbocchi si stanno aprendo oggi in tutti i continenti. I prodotti più esportati sono mozzarella, mascarpone, burrata e poi le DOP Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola. 

Le vendite all’estero, in costante crescita grazie anche all’acquisizione delle aziende Castelli e Ambrosi che sono specializzate nella produzione di formaggi DOP, rivestendo un’importanza strategica per il Gruppo. Oggi il 42% dei volumi dei formaggi venduti da Lactalis Italia è destinato all’estero. In particolare, il 45% del formaggio Grana Padano e Parmigiano Reggiano prodotto da Lactalis viene esportato, mentre la percentuale relativa al Gorgonzola raggiunge il 40%. Percentuali che sono destinate a salire.

Infatti, Lactalis annuncia una nuova struttura organizzativa dedicata unicamente a sostenere la valorizzazione dei prodotti Made in Italy all’estero, guidata da Mauro Frantellizzi – Direttore Lactalis Export – che dichiara: “Il Gruppo Lactalis può essere considerato il portabandiera della crescita nell’export dei prodotti italiani che ormai da 30 anni battono ogni record. Basti pensare che l’Italia esporta quasi 600 mila tonnellate di formaggio e che solo il nostro Gruppo produce quasi il 20% di questo export. I prodotti italiani all’estero negli anni hanno acquisito una grande popolarità perché sono rappresentativi di un sistema alimentare fra i più apprezzati al mondo. In questo scenario il formaggio è un prodotto in continua crescita e che sta acquistando sempre più spazio sulle tavole dei consumatori in tutto il mondo.”

Le produzioni DOP

Il Gruppo Lactalis è la prima azienda alimentare in Italia per numero di stabilimenti produttivi sul territorio nazionale (31 in 8 regioni diverse). La Società produce oltre 4000 referenze e vanta prestigiosi marchi della tradizione lattiero-casearia italiana. Lactalis è inoltre il primo attore in Italia nella valorizzazione dei formaggi DOP con un portafoglio unico con 8 formaggi DOP sui 52 prodotti in Italia. Con le produzioni dei grandi formaggi a denominazione e origine controllata (Parmigiano Reggiano, Grana Padana, Gorgonzola, Taleggio, Montasio, Quartirolo Lombardo, Pecorino Toscano e Mozzarella di Bufala Campana) Lactalis raggiunge circa il 5% della produzione e il 7% del valore in Italia.

Lactalis e l’innovazione

In un contesto di mercato altamente competitivo, l’innovazione dei prodotti riveste un ruolo fondamentale per Lactalis e costituisce uno dei pilastri della sua strategia. Questo risultato è reso possibile grazie a un team di ricerca e sviluppo composto da oltre 30 professionisti che quotidianamente si dedicano allo studio dei prodotti, dei processi e del mercato, anticipando le tendenze di consumo. Con l’introduzione di circa 580 nuove referenze negli ultimi 2 anni, pensiamo all’ultimo nato in casa Galbani Nuvola Santa Lucia, spalmabile a base ricotta, Lactalis guida l’innovazione del settore. Solo nel 2022 i prodotti innovativi hanno rappresentato il 7,2% dei volumi di vendita totali, dimostrando l’alto valore che il Gruppo attribuisce alla ricerca e sviluppo per il consumatore. Un’innovazione che non riguarda solo i prodotti, ma anche l’ottimizzazione dei processi produttivi per lo sviluppo costante di nuovi modelli di distribuzione dei prodotti che tengano conto delle nuove abitudini di acquisto delle famiglie.

Valorizzando la ricca tradizione italiana, Lactalis ha saputo coniugare l’artigianalità e il gusto autentico dei prodotti Made in Italy con l’innovazione dei processi produttivi. Questo connubio tra passato e futuro permette all’azienda non solo di rafforzare la propria posizione sul mercato italiano, ma anche di conquistare i consumatori in tutto il mondo consentendo al Gruppo di essere tra i più importanti sostenitori della cultura e del sapore italiano a livello internazionale.

Scenario italiano export agroalimentare: la crescita dei formaggi italiani non ha eguali nel mondo

Nel panorama italiano l’export agroalimentare è un settore con un grande potenziale di crescita, con un valore di 64,2 miliardi di euro nel 2023, in crescita del 6,2% rispetto al 2022, di cui 4,9 miliardi di euro riguardano il formaggio e 4 miliardi di euro fanno riferimento ai salumi. Formaggi e salumi rappresentano infatti le principali categorie dell’export agroalimentare.

A valore, l’Italia ha superato la Francia relativamente all’export di formaggio, crescendo costantemente negli ultimi 10 anni.  I formaggi in particolare rappresentano la categoria principe delle esportazioni: con una quota di 4,9 miliardi di euro (crescita a valore +11,6%) negli ultimi 20 anni il loro consumo è cresciuto del 346%. 

Rispetto all’anno scorso la mozzarella ha ottenuto un incremento del 10%, il Grana e il Parmigiano +8,3%, la burrata e la ricotta +25%, mascarpone e altri formaggi freschi +14%, e gorgonzola+15%. Si nota quindi che ad essere apprezzate sono non soltanto le DOP, ma anche le nostre specialità fresche. Se pensiamo poi alle ricette, è facile capire come il mascarpone valga oggi 75 mila tonnellate, ossia 5,5 volte il mercato italiano: non esiste ristorante nel mondo in cui non si trovi il tiramisù tra i dessert, merito di un grande lavoro di comunicazione e cultura fatto negli anni.

Ma non è solo l’Europa ad amarci: l’export dei formaggi italiani è cresciuto a tripla cifra (+237%) anche nei Paesi Extra UE. Tra questi a farla da padrone sono gli Stati Uniti, che, con oltre 400 milioni di euro di fatturato, rappresentano il Paese principale. Ma cosa mangiano gli americani?  Soprattutto Pecorino Romano, per le migliori imitazioni delle romanissime Carbonara, Amatriciana, e Cacio e Pepe.

Lactalis, prima realtà del settore agroalimentare per presenza e capillarità sul territorio con i brand Galbani, Parmalat, Leerdammer, Ambrosi e Castelli, festeggia l’eccellenza dei prodotti italiani in occasione della prima Giornata Nazionale del Made in Italy. Grazie ad oltre 1.800 referenze interamente prodotte in Italia e vendute in 112 Paesi, il Gruppo è il primo esportatore di formaggio italiano con una quota export del 18% per un totale di oltre 100 mila tonnellate. Lactalis in Italia è infatti leader nell’export anche grazie ad una presenza capillare in 8 regioni con 31 stabilimenti, che consente quindi di preservare le tradizioni locali italiane.

Nel 2024 il Gruppo investirà oltre 70 milioni di euro in Italia per promuovere e valorizzare i prodotti Made in Italy e garantire standard elevati di produzione e distribuzione, oltre ad attività di Ricerca & Sviluppo (R&S), efficientamento energetico, manutenzione e ammodernamento degli stabilimenti.

I principali mercati d’esportazione dei prodotti Made in Italy di Lactalis sono le vicine Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito, mentre oltreoceano gli amanti dei nostri prodotti sono soprattutto gli americani, ma nuovi sbocchi si stanno aprendo oggi in tutti i continenti. I prodotti più esportati sono mozzarella, mascarpone, burrata e poi le DOP Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola.

Le vendite all’estero, in costante crescita grazie anche all’acquisizione delle aziende Castelli e Ambrosi che sono specializzate nella produzione di formaggi DOP, rivestendo un’importanza strategica per il Gruppo. Oggi il 42% dei volumi dei formaggi venduti da Lactalis Italia è destinato all’estero. In particolare, il 45% del formaggio Grana Padano e Parmigiano Reggiano prodotto da Lactalis viene esportato, mentre la percentuale relativa al Gorgonzola raggiunge il 40%. Percentuali che sono destinate a salire.

Infatti, Lactalis annuncia una nuova struttura organizzativa dedicata unicamente a sostenere la valorizzazione dei prodotti Made in Italy all’estero, guidata da Mauro Frantellizzi – Direttore Lactalis Export – che dichiara: “Il Gruppo Lactalis può essere considerato il portabandiera della crescita nell’export dei prodotti italiani che ormai da 30 anni battono ogni record. Basti pensare che l’Italia esporta quasi 600 mila tonnellate di formaggio e che solo il nostro Gruppo produce quasi il 20% di questo export. I prodotti italiani all’estero negli anni hanno acquisito una grande popolarità perché sono rappresentativi di un sistema alimentare fra i più apprezzati al mondo. In questo scenario il formaggio è un prodotto in continua crescita e che sta acquistando sempre più spazio sulle tavole dei consumatori in tutto il mondo.”

Le produzioni DOP

Il Gruppo Lactalis è la prima azienda alimentare in Italia per numero di stabilimenti produttivi sul territorio nazionale (31 in 8 regioni diverse). La Società produce oltre 4000 referenze e vanta prestigiosi marchi della tradizione lattiero-casearia italiana. Lactalis è inoltre il primo attore in Italia nella valorizzazione dei formaggi DOP con un portafoglio unico con 8 formaggi DOP sui 52 prodotti in Italia. Con le produzioni dei grandi formaggi a denominazione e origine controllata (Parmigiano Reggiano, Grana Padana, Gorgonzola, Taleggio, Montasio, Quartirolo Lombardo, Pecorino Toscano e Mozzarella di Bufala Campana) Lactalis raggiunge circa il 5% della produzione e il 7% del valore in Italia.

Lactalis e l’innovazione

In un contesto di mercato altamente competitivo, l’innovazione dei prodotti riveste un ruolo fondamentale per Lactalis e costituisce uno dei pilastri della sua strategia. Questo risultato è reso possibile grazie a un team di ricerca e sviluppo composto da oltre 30 professionisti che quotidianamente si dedicano allo studio dei prodotti, dei processi e del mercato, anticipando le tendenze di consumo. Con l’introduzione di circa 580 nuove referenze negli ultimi 2 anni, pensiamo all’ultimo nato in casa Galbani Nuvola Santa Lucia, spalmabile a base ricotta, Lactalis guida l’innovazione del settore. Solo nel 2022 i prodotti innovativi hanno rappresentato il 7,2% dei volumi di vendita totali, dimostrando l’alto valore che il Gruppo attribuisce alla ricerca e sviluppo per il consumatore. Un’innovazione che non riguarda solo i prodotti, ma anche l’ottimizzazione dei processi produttivi per lo sviluppo costante di nuovi modelli di distribuzione dei prodotti che tengano conto delle nuove abitudini di acquisto delle famiglie.

Valorizzando la ricca tradizione italiana, Lactalis ha saputo coniugare l’artigianalità e il gusto autentico dei prodotti Made in Italy con l’innovazione dei processi produttivi. Questo connubio tra passato e futuro permette all’azienda non solo di rafforzare la propria posizione sul mercato italiano, ma anche di conquistare i consumatori in tutto il mondo consentendo al Gruppo di essere tra i più importanti sostenitori della cultura e del sapore italiano a livello internazionale.

Scenario italiano export agroalimentare: la crescita dei formaggi italiani non ha eguali nel mondo

Nel panorama italiano l’export agroalimentare è un settore con un grande potenziale di crescita, con un valore di 64,2 miliardi di euro nel 2023[1], in crescita del 6,2% rispetto al 2022, di cui 4,9 miliardi di euro riguardano il formaggio e 4 miliardi di euro fanno riferimento ai salumi. Formaggi e salumi rappresentano infatti le principali categorie dell’export agroalimentare.

A valore, l’Italia ha superato la Francia relativamente all’export di formaggio, crescendo costantemente negli ultimi 10 anni. I formaggi in particolare rappresentano la categoria principe delle esportazioni: con una quota di 4,9 miliardi di euro (crescita a valore +11,6%) negli ultimi 20 anni il loro consumo è cresciuto del 346%.

Rispetto all’anno scorso la mozzarella ha ottenuto un incremento del 10%, il Grana e il Parmigiano +8,3%, la burrata e la ricotta +25%, mascarpone e altri formaggi freschi +14%, e gorgonzola+15%. Si nota quindi che ad essere apprezzate sono non soltanto le DOP, ma anche le nostre specialità fresche. Se pensiamo poi alle ricette, è facile capire come il mascarpone valga oggi 75 mila tonnellate, ossia 5,5 volte il mercato italiano: non esiste ristorante nel mondo in cui non si trovi il tiramisù tra i dessert, merito di un grande lavoro di comunicazione e cultura fatto negli anni.

Ma non è solo l’Europa ad amarci: l’export dei formaggi italiani è cresciuto a tripla cifra (+237%) anche nei Paesi Extra UE. Tra questi a farla da padrone sono gli Stati Uniti, che, con oltre 400 milioni di euro di fatturato, rappresentano il Paese principale. Ma cosa mangiano gli americani? Soprattutto Pecorino Romano, per le migliori imitazioni delle romanissime Carbonara, Amatriciana, e Cacio e Pepe.

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Agen Food è la nuova agenzia di stampa, formata da professionisti nel campo dell’informazione e della comunicazione, incentrata esclusivamente su temi relativi al food, all’industria agroalimentare e al suo indotto, all’enogastronomia e al connesso mondo del turismo.

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