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Una new entry a Firenze tra i locali di tendenza: De’ Bardi Restaurant Lounge Bar
(Agen Food) – Firenze, 19 apr. – Tra le tante opportunità fiorentine per trascorrere una serata rilassante gustando un buon drink, da pochi giorni se ne annovera una in più, veramente esclusiva. È il De’ Bardi, situato in via dei Bardi a pochi passi da Ponte Vecchio, unendo la qualità di un servizio di alto livello ad un’atmosfera romantica e suggestiva. Appena varcato l’ingresso lo sguardo è catturato dal bellissimo bancone di pietra e vetro dalle sfumature verdi e azzurre, dietro il quale la brava, giovane bartender Veronica Costantino, reduce dalle esperienze di Largo9 e Gune’, prepara i suoi signature cocktails La sua cocktail list può accontentare anche i gusti più esigenti Un paio di esempi: Il Magnifico con Campari Vermouth Cinzano 1757, acqua di cocco e bitter al cioccolato. Oppure il De’ Oriental Bardi che ha come ingredienti Montenegro, sakè, yuzu, gelsomino, tonica, fiori di sambuco. Ma al De’ Bardi non si beve soltanto: lo chef giapponese Yuzo Nakai è a disposizione della clientela con proposte gourmet da abbinare ai cocktail con gusto italiano oppure fusion come taglieri di eccellenze toscane, sashimi, crème brulée di fegatini, ricciola.
Ci si può accomodare nella prima sala su eleganti divanetti, ma il locale non si esaurisce affatto qui: infatti consta di molti altri spazi storici su piani diversi, frutto di un lungo e attento restauro conservativo, disposti a ferro di cavallo, dove il titolare, il giovane avvocato Paolo Genovese sta per collocare un wine bar-enoteca- museo e un ristorante, gestito dallo stesso chef con cucina di ispirazione tradizionale toscana e giapponese, a cui si accede da un ingresso indipendente. I restauri hanno portato alla luce le antiche rocce e i materiali su cui era basata la costruzione del palazzo appartenuto secoli addietro alla storica famiglia Bardi vissuta fin dall’XI secolo in Oltrarno. Era una famiglia di ricchi mercanti e banchieri che si imparentò anche con i Medici, ma che, a causa della mancata restituzione di un grosso prestito da parte del re di Inghilterra, subì il fallimento.
Il palazzo del De’ Bardi si appoggia alla retrostante Costa San Giorgio, strada collinare molto ripida sulla quale si trovavano diverse case torri in seguito crollate per l’instabilità della collina stessa e forse anche per il terribile terremoto del 1453. Durante il recupero del palazzo sono state rinvenute numerose pietre di cui erano costituite le torri crollate, e che si possono ora ammirare sotto lastre trasparenti. I clienti del ristorante, che aprirà i battenti a breve, potranno sedersi, oltre che ai tavoli classici, anche ad un piccolo desco esclusivo allestito su un antico pozzo, mentre nel wine bar- enoteca si potranno degustare etichette pregiate tra pareti storiche e luci soffuse.
De’ Bardi, un locale, tre esperienze diverse.
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