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Pizza That’s Amore, omaggio al Pistacchio di Raffadali DOP
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(Agen Food) – Raffadali (AG), 19 set. – Si è concluso con successo il Fastucafest, la festa del Pistacchio di Raffadali che si è svolta il 15, 16 e 17 settembre, e che si conferma tra gli eventi più attesi nel mese di Settembre della Sicilia Occidentale.
Un evento basato su un prodotto straordinario che affonda le proprie radici nella storia, poiché il Pistacchio di Raffadali è originario dell’Asia Centrale ed è arrivato qui con gli arabi tra il IX e l’XI secolo, divenendo un’unicità del territorio.
Un “seme” speciale che, oggi, ha trovato un’altra straordinaria valorizzazione nella pizza “That’s Amore” di Giuseppe Colletto, che non nasconde: “Mi hanno definito il Pirandello degli impasti, ma anche ambasciatore, insieme a tantissimi colleghi, della Sicilia e dei suoi valori”.
E l’esaltazione del Pistacchio di Raffadali DOP rientra certamente fra i compiti di un “ambasciatore” del gusto, poiché si tratta di un pistacchio particolarmente dolce e ricco di olio, caratterizzato dalla forma allungata e da una splendida tonalità di verde, anche se a colpire è soprattutto la nota di dolcezza, gradevole al palato e non stucchevole. Questa sua unicità lo rende ideale per essere utilizzato in pasticceria come negli insaccati a cui dona una nota distintiva.
Il pistacchio di Raffadali DOP è originario delle zone aride dell’Asia centrale: furono gli Arabi ad intraprendere la coltivazione nel IX-XI secolo in Sicilia, diffondendola nei terreni poco profondi e calcarei nelle aree interne collinari. Considerato che non si ha alcuna notizia storica della presenza del pistacchio nel territorio etneo fino al XVIII secolo, si può ritenere che la prima diffusione in Sicilia sia avvenuta proprio nei territori di Agrigento e Caltanissetta, territori peraltro caratterizzati da quei substrati calcarei, differenti da quelli etnei di Bronte, tipicamente di origine vulcanica. Ne consegue che la prima produzione di pistacchio avvenne proprio nell’area agrigentina. Il pistacchio chiamato dagli Arabi “Frustuq”, nella zona di produzione di Raffadali ha mantenuto l’originario nome, modificato leggermente da Frustug-Frastuca in Fastuca.
I numerosi terreni agricoli censiti nei comuni limitrofi sono coltivati tutt’ora da agricoltori di Raffadali e rientrano nella DOP Pistacchio di Raffadali. Nel corso dei secoli sono state aggiunte centinaia di piante di pistacchio alle già floride piantagioni, dalle quali si ottenevano pistacchi di ottima qualità destinati ai conventi e monasteri di Palermo, Trapani e Agrigento, dove le sapienti mani delle suore, preparavano i dolci per deliziare i palati di baroni e baronesse.
Il pistacchio di Raffadali viene citato anche nel romanzo “la Banda Sacco” dal maestro Andrea Camilleri, figlio di terra agrigentina. Il romanzo è ambientato a Raffadali e racconta le vicende di una umile famiglia contadina che riesce ad emergere grazie all’abilità del capofamiglia nella coltivazione del pistacchio. E proprio come nel romanzo di Camilleri il pizzaiolo Giuseppe Colletto, riesce ad emergere nel mondo della pizza, grazie ovviamente al suo impasto, ma anche al Pistacchio, ingrediente principe della sua pizza That’s Amore che, raccontando armonie e contrasti propri della Sicilia, è un’ode alla provincia di Agrigento.
Un capolavoro di estetica e di gusto che ha l’aspetto di un dipinto, colorato, invitante e buonissimo, impreziosito dall’“oro verde” di queste parti, sua maestà il Pistacchio di Raffadali DOP, che trasforma la pizza in un’autentica esperienza, di cui Colletto spiega come voglia “puntare i riflettori sul territorio, in previsione di Agrigento 2025 capitale della cultura, luogo di pensatori, ma anche di produttori di eccellenze, dal pistacchio alla mandorla ai formaggi, tradizioni millenarie che rendono Agrigento e la sua provincia, uno dei luoghi più golosi della Sicilia”.
