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Dopo quasi 50 anni, il Piccolo Mugnaio Bianco e Clementina hanno il loro lieto fine: il finale è di Michele, 10 anni

(Agen Food) – Parma, 13 nov.– Dopo quasi 50 anni, il Piccolo Mugnaio Bianco conquista finalmente la sua adorata Clementina, meritandosi un suo bacio e disegnando il lieto fine della storia d’amore più dolce di sempre. Autore di questo epilogo romantico è Michele Floris da Fossano (Cuneo) che, a soli 10 anni, ha scritto il “Piccolo Gran Finale”, una call to action per i consumatori, partita ad aprile, chiamati a immaginare il finale della storia d’amore tra il Piccolo Mugnaio Bianco e la dolce Clementina. Su circa 12mila proposte inviate dai consumatori, il piccolo Michele, con l’aiuto della sua mamma Sabina, del fratellino Mattia e del papà Valerio, ha regalato al Piccolo Mugnaio Bianco la possibilità di conquistare finalmente il cuore della sua amata. Per premiare la sua creatività, un regalo speciale: la consegna a domicilio di un assortimento di merende e biscotti, un Piccolo Mugnaio Bianco in versione Maxi e il Ricettario dei Ricordi, con 9 ricette storiche per ricreare a casa i prodotti iconici di Mulino Bianco. 

Dal 1981, nel suo minuscolo Mulino in fondo alla valle felice, il Piccolo Mugnaio prepara dolci bontà per la sua Clementina, la musa ispiratrice che gli ha rubato il cuore. Clementina non conosce l’identità del misterioso pasticciere e non si accorge mai della sua presenza, ma il Piccolo Mugnaio non smette di sognare. Dopo tutti questi anni, oggi riesce finalmente a conquistarla. Il finale scritto da Michele è diventato uno spot animato di 30’’ in 3 formati (16:9 / 9:16 / 4:5) che è stato pubblicato sui canali social del brand dal 6 novembre. 

“L’idea di partecipare al concorso è venuta a Michele. Una sera, come molte altre, mi ha chiesto latte e biscotti prima di andare a letto – ha commentato Sabina, la madre del piccolo Michele – Mentre inzuppava i biscotti del Piccolo Mugnaio Bianco, ha letto sul retro del pacco la storia del suo amore per Clementina e, incuriosito dal contest, ha deciso di partecipare entrando attraverso il QR Code nel fantastico mondo del Mulino Bianco. Abbiamo iniziato guardando gli spot storici (e anche io sono tornata bambina!) e insieme abbiamo esclamato “Finiamo la storia?”. Abbiamo iniziato a fantasticare, immaginando la scena su come il Piccolo Mugnaio potesse conquistare Clementina, così abbiamo deciso di prendere foglio e penna e scrivere il nostro finale. E siamo felicissimi che sia piaciuto così tanto”. 

QUASI 12MILA STORIE INVIATE E UNA CURIOSITÀ: LA SCRITTRICE PIÙ GIOVANE È UNA BIMBA DI 4 ANNI

L’iniziativa di Mulino Bianco ha raccolto 153mila visite al sito online e quasi 12 mila partecipanti con relative storie inviate. L’immaginario collettivo che emerge dalle storie inviate è quello di un mondo luminoso, semplice e genuino, popolato di paesi, valli e mulini, dove l’amore si intreccia con la quotidianità e la dolcezza diventa linguaggio universale di affetto e condivisione.

Una curiosità che scoglie il cuore di tutti: la partecipante più giovane è una bambina di 4 anni (sebbene la fascia di età parta dai 18 fino ai 64 anni, in alcune storie, gli utenti hanno proposto i finali inventati dai propri figli, menzionando la loro età, come nel caso di Michele) e quello più anziano ne ha 95. Due generazioni agli antipodi accomunati dalla dolcezza e dai buoni sentimenti

PIÙ DI 2100 CITAZIONI DELLA PAROLA “AMORE”. I PIÙ ROMANTICI? GENERAZIONE X E MILLENNIAL

Mulino Bianco ha analizzato il campione dei partecipanti per tracciare un identikit. L’analisi mostra un panorama narrativo ricco di emozioni, in cui il romanticismo rappresenta un tema centrale e trasversale a tutte le età. La parola “amore” viene citata più spesso nelle fasce 35–44 anni (625 volte) e 45–54 anni (727 volte), seguite dalla fascia 25–34 (501 menzioni). Le stesse fasce d’età dominano anche nell’uso dell’espressione “felici e contenti”, con 243 e 285 occorrenze rispettivamente. La parola “amore” compare 2.176 volte, mentre l’espressione “felici e contenti” appare 851 volte. In generale, le menzioni legate al tema romantico ammontano a 3.113 occorrenze, a cui si aggiungono 33 citazioni esplicite del “lieto fine”. Emergono altre parole ricorrenti che rimandano alla sfera familiare o relazionale: “bacio” (2.111 volte), “figli” (746 volte), “sposarsi” (1.183 volte), “matrimonio” (168 volte), “fidanzamento” (130).  Sul piano narrativo, i testi si dividono in due grandi cluster: quelli romantici, che mettono al centro il cuore, i gesti d’affetto e il legame amoroso (“Così preparo dei bei bomboloni con cuore di cioccolato… Una volta assaggiati lei se ne innamorò subito”), e quelli più leggeri e divertenti, in cui dominano l’umorismo e i giochi di parole (“Clementina gli lanciò un sacco di farro dritto in testa… ‘Adesso sei davvero il mio tipo integrale!’”). 

FROLLINI, TEGOLINI E SACCOTTINI NELLA TOP 3 DEI PRODOTTI PIÙ MENZIONATI NELLE STORIE

Un elemento interessante riguarda i prodotti associati alle storie che assumono un ruolo simbolico di tenerezza e unione. I più citati sono i Frollini del Piccolo Mugnaio (604 menzioni) e i Tegolini (548 menzioni), seguiti dai Saccottini (198), dalle Macine (194), dai Bomboloni (62), dai Pan Goccioli (56) e dai Tarallucci (33). In generale, i dolci risultano essere i prodotti più evocati, spesso legati a situazioni affettive, conviviali o familiari. I racconti definibili come “romantici” fanno spesso riferimento a preparazioni dolciarie come biscotti, bomboloni e dolcetti con “cuore morbido” o “ripieno di crema”, simboli di dolcezza e tenerezza

DA NORD A SUD, DAI 18 AI 64 ANNI, CON UN SOLO FIL ROUGE: L’AMORE VINCE SEMPRE

La distribuzione geografica dei partecipanti mostra un equilibrio interessante: il 41,58% dei partecipanti proviene dal Sud e dalle Isole (inclusa la Sicilia e la Sardegna), il 38,88% dal Nord e il 16,01% dal Centro, mentre un 3,53% rientra nella categoria “altro” o non classificato. Sul piano territoriale, Roma emerge come la città più citata, con 289 menzioni, e può quindi essere interpretata come la città “più romantica” nei racconti raccolti. Seguono riferimenti più generici a paesi (311 menzioni), villaggi (331), città (92) e a elementi naturali come mare (306), collina (58), montagna (37) e soprattutto valle (1.182 menzioni), con riferimento alla “valle del mulino”, confermando la centralità di questo luogo simbolico nell’immaginario dei partecipanti. 

IL PICCOLO MUGNAIO BIANCO, UN COMPAGNO DI VIAGGIO SPECIALE PER I 50 ANNI DI MULINO BIANCO

Nato nel 1981, Il Piccolo Mugnaio è uno dei personaggi più iconici fra quelli che hanno accompagnato la comunicazione di Mulino Bianco per tutti gli anni ‘80 e che nel 2025, per celebrare i 50 anni del brand, è diventato il testimonial della campagna “50 anni di ricordi buoni”. Il Piccolo Mugnaio Bianco ha debuttato in Tv con i primi mini-cortometraggi animati nel 1982. Il plot delle storie è semplice, ma di successo e ben presto diventa un cult per un’intera generazione di bambini. Tutti si appassionano alle avventure del Piccolo Mugnaio Bianco e alle peripezie sempre diverse che dovrà affrontare per far sì che la sua adorata Clementina, ignara della sua presenza, assaggi le prelibate merende che lui impasta e sforna con l’unica intenzione di far breccia nel cuore dell’amata.  Così, con storie leggere e divertenti, il Piccolo Mugnaio Bianco diventa ben presto protagonista indiscusso della comunicazione di Mulino Bianco con spot, gadget, regali della raccolta punti e alcune delle mitiche sorpresine. Un legame davvero speciale quello fra il Piccolo Mugnaio Bianco e Mulino Bianco, tanto che oggi, in occasione dei 50 anni di Mulino Bianco, le avventure del Piccolo Mugnaio Bianco sono tornate in TV con edizione speciale per il mezzo secolo di Mulino Bianco con un’avventura firmata dall’agenzia creativa LePub. Il ritorno dell’iconico testimonial è stato anche celebrato da un biscotto in edizione limitata, i “Frollini del Piccolo Mugnaio”, un frollino con scaglie di cioccolato e panna, che raffigura il protagonista delle campagne Mulino Bianco e la sua musa ispiratrice Clementina.

Redazione Agenfood

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