(Agen Food) - Firenze, 10 giu. - Il 9 giugno 2025, in occasione della inaugurazione…

Celiakè, Bucciarelli consulente del senza glutine: il free from è una necessità per chi lavora nell’alimentare, ecco cosa serve
(Agen Food) – Roma, 14 mag. – di Olga Iembo – Mancano due giorni alla Giornata Mondiale della Celiachia. Meno due, anche, al primo festival itinerante dedicato al mondo gluten-free, Celiakè, che proprio il 16 maggio debutterà a Roma, nella location del Borgo Boncompagni Ludovisi, e proseguirà per altri due giorni (apertura al pubblico il 17 e 18 maggio).
La celiachia è un tema che riguarda, si stima, la salute di 600.000 italiani e che ha generato con gli anni maggiore attenzione e consapevolezza, ma richiede ancora sforzi per diffondere una cultura scientifica, ma anche una consapevolezza “inclusiva” e “normalizzante” non solo fra chi soffre di celiachia, ma anche per tutti gli altri. Un tema che coinvolge prioritariamente il mondo della cucina e del cibo, ed il mercato che deve stare al passo adeguando e ampliando le proprie offerte alle esigenze di chi deve o vuole nutrirsi senza glutine.
Si dedica a questo, e in particolare al posizionamento e al successo delle aziende nel mercato gluten free, Samantha Bucciarelli, consulente commerciale e marketing, event manager, esperta del settore anche e soprattutto in quanto celiaca. “Chi meglio di chi vive la celiachia ogni giorno può offrire una consulenza mirata nel mondo gluten free?” dice infatti Barbara descrivendo la propria “missione”. Bucciarelli ha trasformato la sua esperienza personale con la celiachia in una professione, mettendo le sue competenze al servizio di aziende, produttori, ristoranti e realtà del settore, con l’obiettivo di aiutare chi opera nel mondo senza glutine a crescere con strategie efficaci e soluzioni concrete.
E in questa veste, oltre che in quella personale di chi può “raccontare il sapore e il profumo dei miei piatti, i miei esperimenti in cucina, la scoperta di nuovi ingredienti”, Samantha parteciperà a Celiakè, organizzato dai fondatori di Live Productions, che offrirà una tre giorni di esperienze a 360° sul tema della celiachia, che andranno dal consumo in piena sicurezza di cibi e bevande, a momenti di confronto formazione e informazione scientifica, e ancora spazi dedicati all’arte, alla cultura, a musica e divertimento per grandi e piccoli, e speciali partecipazioni dei volti più noti sui social. Un’occasione in cui Samantha Bucciarelli testimonierà con la propria esperienza come sia possibile e gratificante trasformare un apparente “limite” come la celiachia, o la propria attività al servizio del gluten free, in una realtà di successo, ma soprattutto quanto è importante recuperare in pieno la socialità per le persone celiache. Samantha ha raccontato ad Agen Food la sua vita ed il suo spirito battagliero, che l’ha portata a reinventarsi.
Samantha, la celiachia si è un po’ “abbattuta” su di lei come un ciclone, quando era già grande, rischiando di farla vacillare anche sul piano lavorativo, e invece…. Come ha vissuto questo momento e cosa, poi, è scattato dentro di lei facendola reagire?
“Persino la celiachia può diventare occasione di rinascita personale e lavorativa. Anche quando la vita sembra impedirtelo, anche quando gli eventi ti obbligano a fermarti e ti costringono a faticose ripartenze, anche quando scopri la celiachia, anche quando il lavoro fa oscillare le tue certezze. La vita si sa è piena di sorprese e può costruire intorno a te scenari inaspettati e percorsi mai pensati. Devi solo scegliere e decidere di scegliere. Così è successo a me, a un certo punto una diagnosi a cui segue un altro evento inaspettato, un improvviso ostacolo che interrompe la mia quotidianità lavorativa. Tutto sembrava scivolare giù verso il buio, ma era solo una delle tante strade della vita. La celiachia è diventata complice fidata della mia rinascita e i sacrifici, quella sensazione di sentirmi incompresa e diversa, quello smarrimento, hanno lasciato il posto alla grinta di voler costruire un nuovo lavoro, questa volta davvero tutto suo. Ho scelto e ho deciso di percorrere fino in fondo quella strada continuando ad essere quella donna che sognavo di essere, forte ed indipendente, generosa e passionale, professionale ed innamorata del mio lavoro”.
La sua scelta è stata di lavorare al fianco di aziende, produttori, ristoranti e realtà del settore del “senza glutine”, come?
“Ho iniziato a collaborare con quelle aziende che producono i prodotti gluten free che mangiavo abitualmente. Ho cominciato in punta di piedi con una realtà artigianale a me familiare, che aveva il profumo di casa, quelle crostatine e quei dolcetti che accompagnavano la mia colazione del mattino, che non era più solo il sapore e la coccola di un dolce risveglio, ma una realtà concreta di collaborazione. E giorno dopo giorno con tanta passione, voglia e volontà ho proseguito la mia strada di consulente commerciale e marketing, aiutando tantissime aziende a diffondere sul territorio nazionale i loro prodotti, con la mia attività di intermediazione cerco di facilitare l’acquisizione di genuine alternative gluten free buone per tutti. La mia collaborazione è importante per lo sviluppo commerciale di un’azienda, perché spesso non basta avere un buon prodotto/servizio, al momento giusto e con l’immagine giusta è cruciale, e lo è sempre di più, che il prodotto sia ben sponsorizzato e chi può farlo meglio di chi conosce in prima persona questo mondo gluten free”.
Però, per lo più, le sue scelte lavorative sono dettate dal criterio dell’artigianalità, ci spiega perché?
“Tutte le mie scelte sono dettate dal criterio dell’artigianalità, poiché mangiare gluten free deve essere una scelta di benessere, bontà e qualità”.
Dal suo osservatorio “privilegiato” come vede la realtà di questo settore del free from? Oggi le cose sono molto diverse rispetto al passato, tanti si dedicano con vero amore a creare prodotti senza glutine di qualità, ma c’è ancora da fare per migliorare il mercato del gluten free, e se sì cosa?
“Oggi offrire prodotti free from è diventata una vera e propria necessità per chi lavora nel settore alimentare.Ma l’assortimento di prodotti deve essere ampio e di ottima qualità per consentire di ampliare il proprio target e di soddisfare ogni richiesta.
Vista la sua “filosofia” e il suo impegno, la sua partecipazione a Celiakè appare assolutamente comprensibile. Quanto crede in iniziative come questa, con quale spirito vi partecipa, e quale spera saranno i risultati?
“Credo che iniziative come questa siano importantissime, un’occasione per tutti di conoscere meglio l’universo della celiachia, per sfatare il mito che l’alimentazione priva di glutine sia anche priva di sapore e per far avvicinare al mondo gluten free chi non è celiaco e soprattutto che la celiachia non deve essere privazione, ma una condizione di normalità nella vita sociale. Come dico sempre ‘Non è normale che non sia normale’. Un grazie di cuore ai fondatori di Cekaike, Luis e Valentina per avermi scelto”.

