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Celiakè, la nutrizionista Artoni racconta i più frequenti problemi di celiaci e familiari, cruciali supporto e inclusione

(Agen Food) – Roma, 25 apr. – di Olga Iembo – Come in tutte le cose, cultura, formazione e informazione fanno la differenza. La celiachia richiede educazione per essere gestita nel migliore dei modi, l’educazione di chi ne soffre e, inoltre, l’educazione di chi sta accanto al celiaco e della società in cui egli vive. L’inclusione, infatti, è fondamentale per il celiaco quanto gli è indispensabile è il fatto di non assumere glutine. Lo spiega chiaramente Monica Artoni, dietista e nutrizionista che come suo principale obiettivo ha l’educazione nell’ambito della nutrizione e del sano stile di vita.

Presente sui canali televisivi nazionali, autrice per riviste e blog, relatrice e presentatrice a convegni ed eventi dedicati al sano stile di vita, autrice del libro CucinoSano con lo sgarro insieme a Rossana Dian, specializzata in Nutrizione dello sport ed esperta certificata di Mindful Eating, cura “in Salute con Monica” una piattaforma con corsi per accompagnare gli utenti nel cambiamento del proprio stile di vita, per “sviluppare una relazione positiva con il cibo, il corpo e la salute in generale”.

L’impegno di Monica Artoni, dunque, è molto incentrato anche sulla comunicazione e, in questo senso, è chiarissimo anche il senso della sua partecipazione a Celiakè, il primo festival itinerante dedicato al mondo gluten-free che prenderà il via a Roma dal 16 al 18 maggio (apertura al pubblico il 17 e 18), in concomitanza con la Giornata Mondiale della Celiachia, nella bellissima location del Borgo Boncompagni Ludovisi. La prima tappa di un viaggio che intende portare in giro per l’Italia un’idea di socialità e insieme di libertà, per i celiaci e anche per chi non lo è, insieme, in una serena condivisione senza barriere. Così i fondatori di Live Productions hanno organizzato per il primo appuntamento con Celiakè nella Capitale una tre giorni di esperienze a 360°, a partire dal tema della celiachia, che andranno dal consumo in piena libertà e sicurezza di cibi e bevande – con degustazioni, showcocking, stand espositivi e aree pic-nic -, a momenti di confronto formazione e informazione scientifica, e ancora spazi dedicati all’arte, alla cultura, a musica e divertimento per grandi e piccoli, speciali partecipazioni dei volti più noti sui social, e molto altro.

In vista del debutto di Celiakè, Agen Food ha approfondito il tema del festial con la dottoressa Artoni.

Dottoressa, secondo gli ultimi dati del ministero della Salute nel 2023 ci sono state in Italia circa 265.000 diagnosi di celiachia, ma si stima che il numero totale dei celiaci si aggiri sulle 600.000 persone. Oggi si parla molto di più della malattia, ma non se ne sa ancora abbastanza, c’è chi la confonde con un’intolleranza, chi sottovaluta i sintomi, chi la minimizza…

“La celiachia è una patologia autoimmune scatenata dall’ingestione di glutine, che è una proteina presente nel frumento, nell’orzo e nella segale. Non si tratta di un’intolleranza o di un’allergia, ma di una reazione immunitaria che danneggia la mucosa intestinale. I sintomi possono variare da gastrointestinali (come diarrea, gonfiore, dolore addominale) a sintomi sistemici (stanchezza, anemia, problemi neurologici). È importante sensibilizzare l’opinione pubblica e i professionisti della salute affinché comprendano meglio la celiachia e non la confondano con altre condizioni. Fonti come l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) e il Ministero della Salute offrono risorse utili per migliorare la consapevolezza e la diagnosi”.

C’è, però, anche chi la vive in maniera più “pesante” che va ben al di là della necessità di seguire un certo regime alimentare, perché la celiachia ha spesso delle implicazioni “sociali” che ne aggravano il peso psicologico, soprattutto per i più giovani…

“La celiachia può avere un impatto significativo sulla vita sociale di una persona, specialmente nei giovani. La necessità di evitare il glutine può rendere difficile la partecipazione a eventi sociali come feste e cene, portando a sentimenti di esclusione o isolamento. È fondamentale sviluppare strategie per affrontare queste situazioni, come la pianificazione di pasti e l’educazione del gruppo sociale riguardo alle esigenze alimentari del celiaco. Il supporto psicologico e l’inclusione sociale sono aspetti cruciali per migliorare la qualità della vita dei celiaci”.

Nella sua esperienza professionale, quali sono i maggiori problemi che riscontra nella gestione della celiachia da parte dei suoi pazienti?

I pazienti celiaci spesso affrontano diverse difficoltà nella gestione della loro condizione. Tra i problemi più comuni ci sono la difficoltà nel trovare cibi sicuri e adatti, la necessità di leggere attentamente le etichette alimentari e la mancanza di informazioni chiare sui ristoranti e sui cibi confezionati. Inoltre, alcuni pazienti possono sperimentare ansia o frustrazione legate alla dieta, specialmente in situazioni sociali, e possono avere bisogno di supporto per sviluppare una relazione positiva con il cibo”.

E quali, invece, i maggiori problemi di chi sta accanto a un celiaco?

“Le persone che vivono con un celiaco, come familiari e amici, possono affrontare sfide simili. Possono sentirsi impotenti nel voler supportare la persona celiaca e, allo stesso tempo, possono essere preoccupati di non riuscire a evitare la contaminazione incrociata. È importante educare anche il contesto sociale e familiare riguardo alla celiachia, in modo che possano essere di supporto, rispettando le esigenze alimentari del celiaco”.

Oltre al suo impegno professionale, lei è anche molto impegnata sul piano della divulgazione in materia di nutrizione, facendosi portatrice di questo suo messaggio che spinge a “sviluppare una relazione positiva con il cibo”. Qual è l’obiettivo della sua presenza a Celiakè? 

“La mia presenza a Celiakè ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare e educare riguardo alla celiachia e alla nutrizione. Credo fermamente che sia fondamentale sviluppare una relazione positiva con il cibo, in particolare per chi vive con restrizioni alimentari. Attraverso la divulgazione e il dialogo, voglio aiutare le persone a comprendere l’importanza di una dieta equilibrata e ad affrontare la celiachia in modo consapevole, riducendo lo stigma e migliorando la qualità della vita. È anche un’opportunità per condividere informazioni utili e risorse pratiche per la gestione della dieta senza glutine”.

Redazione Agenfood

Redazione Agenfood

Agen Food è la nuova agenzia di stampa, formata da professionisti nel campo dell’informazione e della comunicazione, incentrata esclusivamente su temi relativi al food, all’industria agroalimentare e al suo indotto, all’enogastronomia e al connesso mondo del turismo.

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