(Agen Food) – Belpasso (Ct), 17 mag. - di Olga Iembo – Portare il gusto…

Celiakè, Scaloni de Le Eccellenze senza Glutine: cibo senza glutine ricco, gustoso e appagante se fatto con attenzione, studio e passione
(Agen Food) – Roma, 30 apr. – di Olga Iembo – “La forza dell’incontro”. In questa bellissima “immagine” immateriale sta il senso dell’amore e della cura che Leonella Scaloni, di Le Eccellenze Naturalmente senza Glutine, mette nel suo operoso lavoro. L’incontro fra il gusto e la salute da cui “nasce la vera eccellenza”, come lei stessa ama dire, ma anche l’incontro “per fare rete” che avverrà a Celiakè, primo festival itinerante dedicato al mondo gluten-free, dove tanti diversi protagonisti potranno conoscersi e confrontarsi per migliorare sè stessi e offrire più conoscenza e maggiori opportunità a chi convive con la celiachia a vario titolo.
Le Eccellenze Naturalmente senza Glutine nasce da qui, dalla volontà di creare alternative gustose e di qualità per chi affronta intolleranze alimentari, con un grande sforzo per offre prodotti da forno senza glutine che siano tanto sani quanto buoni, partendo, soprattutto, dalla freschezza e qualità delle materie prime. Nella mente di Leonella e del suo team una “missione” chiara: portare sulla tavola quei sapori che fanno sentire a casa, nel rispetto della salute e della natura, intrecciando gusto autentico e tradizione, salute e benessere.

Presupposto indefettibile è l’autenticità e l’alta qualità dei prodotti utilizzati, perché “ogni prodotto racconta la storia di una terra ricca di sapori, lavorata artigianalmente in modo sostenibile e biologico. Rigorosamente senza glutine, ma con tutto il sapore della buona tavola”, spiegano ancora da Le Eccellenze Naturalmente senza Glutine, dove vengono scelte materie prime locali e packaging rispettosi dell’ambiente, anche grazie alla collaborazione con fornitori che condividono i medesimi valori, aziende, cioè, che si impegnano a fornire materie prime biologiche, locali e sostenibili, garantendo la massima qualità in ogni fase della produzione.
Un progetto, quello di Leonella Scaloni, finalizzato a garantire gusto, bontà, varietà autenticità di sapori a chi si alimenta senza glutine, che trova il suo appagamento nei commenti lusinghieri di molto clienti, e che si concretizza anche nella ricerca del continuo confronto sul tema. Ecco perché Le Eccellenze Naturalmente senza Glutine sarà presente a Celiakè, che debutterà a Roma dal 16 al 18 maggio (apertura al pubblico il 17 e 18), prendendo il via in concomitanza con la Giornata Mondiale della Celiachia, nella suggestiva location del Borgo Boncompagni Ludovisi. Dalle porte della Capitale partirà un’esperienza destinata a ripetersi in altre zone del Paese, promossa e organizzata dai fondatori di Live Productions, che hanno ideato una tre giorni di esperienze a tutto tondo, a partire dal tema della celiachia, che andranno dal consumo in piena libertà e sicurezza di cibi e bevande – con degustazioni, showcocking, stand espositivi e aree pic-nic -, a momenti di confronto formazione e informazione scientifica, e ancora spazi dedicati all’arte, alla cultura, a musica e divertimento per grandi e piccoli, speciali partecipazioni dei volti più noti sui social, e molto altro.

Su celiachia, buona alimentazione senza glutine e sul festival del gluten free, Agen Food ha parlato con Leonella Scaloni.
Leonella, lei stessa presentando “Le Eccellenze senza glutine” esordisce con: “Dimentica tutto ciò che pensavi di sapere sul cibo senza glutine”. Io le chiedo: cos’è che la gente pensa di sapere, in cosa sbaglia, e cosa non sa affatto sul ‘senza glutine’?
“Purtroppo c’è ancora una visione molto limitata e distorta del cibo senza glutine: molti pensano che sia insapore, secco, o addirittura ‘finto’. In realtà, ciò che spesso manca è la conoscenza delle materie prime e della lavorazione. Il cibo senza glutine può essere ricco, gustoso e appagante se fatto con attenzione, studio e passione. Quello che la gente non sa, è quanta ricerca, tecnica e sensibilità ci vogliano per ottenere un buon prodotto, soprattutto in un laboratorio dove la contaminazione va evitata con cura assoluta”.
La vostra realtà vuole dimostrare che tradizione, salute e benessere si intrecciano con materie prime di qualità, prodotti biologici e sapori eccellenti anche nel “senza glutine”. Come?
“Partiamo proprio dalla tradizione: reinterpretare ricette italiane classiche in chiave senza glutine per noi è un modo per far sentire “a casa” anche chi ha dovuto rinunciare al glutine. Non facciamo compromessi sulla qualità: usiamo solo materie prime selezionate, uova fresche locali, farine naturali e biologiche, il più possibile a filiera corta. La nostra filosofia è semplice: il prodotto deve essere buono per tutti, non solo per chi ha esigenze alimentari specifiche. Così il ‘senza glutine’ diventa una scelta di gusto, non solo una necessità”.
Quali sono state le maggiori difficoltà che avete dovuto affrontare avviando l’attività e quali, poi, le maggiori soddisfazioni?
“Le difficoltà sono state tante, e continuano a esserci: dalla burocrazia alla gestione di un laboratorio con standard di sicurezza molto alti, fino alla fatica fisica e mentale di fare tutto in prima persona. Ma la soddisfazione più grande è vedere le reazioni di chi assaggia i nostri prodotti per la prima volta e dice: ‘Non sembra neanche senza glutine!’. Quello sguardo di sorpresa e felicità ripaga di tutto”.
Di celiachia per fortuna si parla sempre di più, e sta crescendo anche l’impegno per soluzioni alimentari sempre nuove e migliori per chi deve mangiare senza glutine. Cosa ancora manca in questo settore, quali novità potrebbero e dovrebbero esserci, quali soluzioni ancora non sono state adottate ma aiuterebbero?
“Manca ancora una vera normalizzazione. Spesso chi è celiaco è costretto a ‘chiedere scusa’ per le proprie esigenze, o viene considerato difficile da gestire. Serve più formazione nei ristoranti, più offerta reale (non solo confezionata), più consapevolezza. E servirebbe anche più attenzione ai bambini e agli adolescenti, che soffrono tanto la differenza. Ci vorrebbero soluzioni più accessibili, inclusive e meno medicalizzate”.
Cosa si aspetta da Celiakè, perché ha ritenuto importate esserci?
“Credo molto nella forza dell’incontro: essere presenti a Celiakè significa avere la possibilità di raccontare la nostra realtà dal vivo, far assaggiare i nostri prodotti e mostrare che un’altra idea di ‘senza glutine’ è possibile. Mi aspetto di entrare in contatto con altre realtà simili, ma anche con nuovi clienti e professionisti del settore. È un’occasione per fare rete, farci conoscere e confrontarci con chi vive ogni giorno le stesse sfide”.
