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La Notte Piccante, Roberto Talarico racconta la tre giorni che dopo 11 anni continua ad ammaliare: ha il sapore della nostra esuberanza
(Agen Food) – Catanzaro, 30 set. – di Olga Iembo – “Migliaia di buoni motivi per dire grazie a tutti!”. Così gli organizzatori de “La Notte Piccante 2024” a conclusione della tre giorni che ha animato il capoluogo calabrese celebrando la “grandezza” di una delle sue più famose eccellenze: sua maestà il peperoncino.
Settantamila buoni motivi, all’incirca, perché questo è il numero stimato delle presenze alla kermesse che da undici anni ammalia catanzaresi, calabresi e non solo. Una grande manifestazione che abbraccia tutto il centro storico di Catanzaro, travolgendo festosamente tutti fino all’alba, fra stand enogastronomici ed artigianali, concerti, mostre, visite guidate e cene di gala, e poi ancora forum e la presentazione di tanti libri.
Filo conduttore il peperoncino, il colore brillante, il carattere focoso, l’essenza vitale della spezia più amata e consumata al mondo. Una delle piante più antiche, con la coltivazione che risale al 5000 a.c. di questa bacca piccante che già 9000 anni fa alcune popolazioni del Messico consumavano. Arrivato alla fine del ‘400 con Cristoforo Colombo in Italia, il peperoncino sbaraglia ogni concorrenza, con le speciali produzioni della Calabria, seguita da Puglia e Sicilia. Le 3.000 varietà che oggi si conoscono sono incredibilmente versatili e infatti la straordinaria spezia è protagonista assoluta di svariati utilizzi: dalla cucina, dove contribuisce a caratterizzare la dieta mediterranea e spopola nel salato e nel dolce, alla produzione di liquori e birra, dall’erboristeria all’omeopatia, è considerato anche un amuleto portafortuna e un afrodisiaco – per il suo colore rosso fiammante associato a forza e buon auspicio, e per la forma fallica, simbolo di fertilità e fortuna -, fino ad essere impiegato come strumento di difesa personale nei ben noti spray antiaggressione. Le doti del peperoncino sono molteplici, in particolare quelle antiossidanti preziose per le difese immunitarie, antidolorifiche, analgesiche, antibatteriche, antinfiammatorie, antitumorali e antidiabetiche, nonchè protettive per l’apparato cardio circolatorio – si è dimostrata anche utile per il controllo del peso -, e dipendono dall’alto contenuto di capsacina, ma anche di vitamine C, E ed A.
Ma la verità è che il peperoncino per un motivo o per l’altro piace, conquista, scalda, unisce e rallegra, e trascina nelle strade di Catanzaro migliaia e migliaia di persone sul finire di ogni estate per questa manifestazione che da anni lo celebra, e con esso la storia e la cultura di un territorio. A raccontare tutto di questa tre giorni ad Agen Food è Roberto Talarico – già assessore al Turismo del Comune di Catanzaro e ideatore di molteplici iniziative -, promoter della Notte Piccante–
Talarico, la Notte Piccante è ormai un appuntamento immancabile, come è nata questa speciale kermesse?
“La Notte Piccante nasce come un evento identitario della nostra terra, famosa in tutto il mondo per il peperoncino, in alternativa alle classiche ‘notti bianche’, diventate poi notti blu e notti rosa, in giro per l’Italia. Volevo caratterizzare un evento non soltanto per il tema del suo colore e delle iniziative connesse, ma valorizzando anche altre percezioni, in particolare quella del gusto. In un momento storico – oltre un decennio fa – in cui ancora non si creavano grandi eventi a tema enogastronomico, ho pensato al ‘piccante’ oltre a classico ‘rosso’, così da conferire a questo evento un suo sapore, oltre che inevitabilmente anche un colore. E il sapore non poteva che essere piccante, come i nostri piatti tipici, le nostre spezie, il nostro carattere, la nostra ‘esuberanza’ di Calabresi”.
Con il tempo il suo valore si è consolidato, tanto che oggi vanta molte importanti presenze a supporto, Istituzionali e non…
“Si. Quando ho iniziato, pensavo già in grande, tant’è che la Notte Piccante non nasce come un piccolo evento cresciuto nel tempo ma, già dalla prima edizione, come un evento destinato a far parlare di sé ovunque, anche fuori le mura regionali. Fin dall’inizio abbiamo potuto contare su supporto di partner ed Istituzioni: oggi posso dire con soddisfazione che non soltanto ci affiancano aziende locali, in qualità di sponsor, ma ci sostengono aziende nazionali, interessate a questo peculiare format, oltre che alcune tra le principali Istituzioni regionali”.
Dopo undici anni la Notte Piccante continua ad avere successo, è stata un’edizione all’altezza delle vostre aspettative? Ci dia un po’ di numeri…
“E’ stata senza dubbio una edizione all’altezza delle nostre aspettative, assolutamente soddisfacente nei risultati. Si stima abbiano partecipato, in tre giorni, circa 70mila persone. Catanzaro è ricca di eventi ma raramente ospita flussi così abbondanti, specialmente in centro città, in un periodo non propriamente turistico come fine settembre. In quei giorni, tante le coincidenze: venerdì la partita in casa dell’Us Catanzaro, domenica un’ondata di maltempo, ma nonostante questo la Notte Piccante, durata in verità tre notti e non una sola, a mio avviso è andata alla grande!”.
Tanti espositori, venuti anche da fuori, per una kermesse che lei ritiene importante sul piano dei rapporti e delle iniziative commerciali?
“Tanti espositori, non solo street food. Artigiani, artisti, non solo ‘bancarelle’ ma vere e proprie esposizioni, dimostrazioni, collaborazioni. E’ sempre bello quando da fuori scelgono di venire qui, di confrontare i propri prodotti, di proporli, di affiancarli a quelli locali. Il commercio non ha che da guadagnarne”.
La Calabria questa estate ha registrato il dato assai positivo della presenza di molti turisti, ne avete avuto percezione anche alla Notte Piccante?
“Anche alla Notte Piccante abbiamo avuto modo di incontrare turisti, specialmente quelli appassionati di enogastronomia. La Notte Piccante è, infatti, un modo per catturare l’attenzione del turista ancora incerto se prenotare o meno un weekend a Catanzaro, e per farlo facciamo leva sui piatti tipici, sullo street food, sui nostri vini, le birre artigianali, i dolci ed altre squisitezze che è possibile gustare insieme tutte in una notte (anzi, in tre!) solo durante la Notte Piccante. E’ un buon motivo per ‘allungare’ la stagione turistica, cooptare i vacanzieri di settembre, far scoprire loro le bellezze del Capoluogo Calabrese, magari con un bel tour in bicicletta, far provare loro la genuinità dei nostri prodotti, lasciarli scoprire la nostra natura, arte, bellezza, tipicità”.
Con il tempo la kermesse è divenuta via via più ‘strutturata’, e quest’anno più che mai ha ricompreso tanti diversi momenti dedicati a svariate attività. La Notte Piccante è diventata insomma una manifestazione “culturale”…
“Il nostro è un patrimonio culturale importante. E’ fondamentale renderlo fruibile anche in momenti di aggregazione più leggeri e popolari come La Notte Piccante. Ecco allora che all’intrattenimento abbiamo affiancato talk, esibizioni liriche e jazzistiche, dibattiti scientifici. Tra un calice di vino e un piatto di morzello, perché non ascoltare la spiegazione scientifica degli accademici UMG sui benefici del peperoncino o scegliere di acquistare un libro e, contestualmente, incontrare il suo autore? Il patrimonio artistico, quello letterario, quello musicale… non devono stare isolati dalla nostra enogastronomia e dalla convivialità: si tratta di un patrimonio unico”.
Parliamo dei “punti di forza” di questo evento e, se ce ne sono, delle cose da cambiare e… ovviamente, dei progetti per il prossimo anno.
“Punto di forza di questo evento è, senza dubbio, la poliedricità dei contenuti, seppur tutti a tema. La forte caratterizzazione degli eventi, la valorizzazione di artisti locali, dei piatti tipici, delle chiese, delle piazze, delle strade, dei vichi. Del nostro patrimonio umano, culturale, artistico, folkloristico, enogastronomico. Questa tipicità, località prima ancora che glocalità, resterà il punto fermo della Notte Piccante, sempre. Certo, però, tutto si può migliorare, e contiamo di farlo di anno in anno. In particolare, contiamo di migliorare il rapporto di collaborazione e compartecipazione con gli esercenti commerciali. Sogno da sempre che tutte le vetrine siano a tema, che la gente scenda per strada vestita a tema, agghindata di peperoncini Anche quest’anno abbiamo fatto di tutto per diffondere questo ‘mood’, finanche i contest. Ciò che posso augurarmi, qualora la Notte Piccante continui ad esserci, è un maggiore ‘sentimento’ da parte di tutti i Catanzaresi, commercianti in primis, che aprano le porte dei loro negozi fino a notte in quei giorni e lo facciano con entusiasmo e carattere!”.