(Agen Food) - Roma, 26 mar. – Questo è l’ultimo dei tre giorni di “Agricoltura…

Campo TEA distrutto, le Istituzioni: atto di criminali ignoranti
(Agen Food) – Pavia, 21 giu. – di Olga Iembo – Il campo sperimentale di riso nel Pavese ottenuto con le Tea, tecniche di evoluzione assistita, è stato completamente distrutto la notte scorsa da ignoti che, dopo aver manomesso la telecamera di sorveglianza e divelto la rete metallica di protezione, hanno tagliato e sradicato le piantine. Lo ha fatto sapere la Regione Lombardia che aveva avviato la sperimentazione con l’Università degli Studi di Milano. “Non parliamo di atto vandalico. Si tratta di un gesto criminale, che compromette una sperimentazione che per primi in Italia eravamo riusciti ad avviare” commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi. Dure reazioni da parte di Istituzioni e politica.
Furioso il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare e “padre” della sperimentazione in campo delle TEA: “Un gesto criminale, ignorante e antidemocratico – ha tuonato il senatore – non solo viene vandalizzata una proprietà privata, ma viene azzerata una sperimentazione che si basa su un provvedimento che è stato approvato a larghissima maggioranza. Un atto che nasce anche da una propaganda distorta, che ha criminalizzato quello che è invece un fondamentale passo per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, in grado di produrre di più e meglio”. “Non ci fermeremo certo davanti al gesto idiota di quattro criminali – ha aggiunto De Carlo -: andremo avanti per questa strada, impegnandoci anche con la proroga e l’estensione delle TEA nel Dl Agricoltura e lotteremo a Bruxelles con le unghie e con i denti perché venga abbattuto questo inutile muro ideologico”. “Tutta la mia personale solidarietà alla dottoressa Vittoria Brambilla, all’Università di Milano, all’azienda che ha dato la sua disponibilità ad ospitare la sperimentazione e a tutte quelle persone che, come me, hanno dato anima e corpo per questo progetto, progetto nel quale crediamo ciecamente e che rilanceremo ancora con forza. Non sarà il gesto criminale di quattro idioti a fermare il percorso dell’agricoltura italiana verso il progresso e la vera sostenibilità”, ha concluso De Carlo.
Fra le reazioni che si sono registrate dopo il vile gesto anche quella del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega: “I vigliacchi delinquenti che hanno distrutto il campo di riso in provincia di Pavia, dove era in corso la sperimentazione delle Tea, non si illudano: la ricerca non si fermerà – ha ammonito -. Le istituzioni, la politica, l’università e le imprese che guardano al futuro faranno ancor di più fronte comune per garantire all’Italia un ruolo di avanguardia nella modernizzazione dell’agricoltura. La mia solidarietà va alla Regione Lombardia, all’Università di Milano e a Federico Radici Fossati, il proprietario dell’impresa di Mezzana Bigli vandalizzata. La loro collaborazione è d’esempio per tutti e sono certo che non si faranno scoraggiare da questo che è solo un brutto incidente in un percorso di modernità e sviluppo – ha aggiunto Centinaio per poi concludere – Chi ancora si oppone, anche con questi metodi criminali, alla sperimentazione delle Tecniche di Evoluzione Assistita non ha capito nulla dell’importanza di questa ricerca e della sua sicurezza. Se vogliamo seriamente contrastare gli effetti sull’agricoltura del cambiamento climatico, a partire dalla siccità, e vogliamo ridurre l’uso di pesticidi, la strada da percorrere è questa. Quindi continuerò personalmente a sostenerla anche con la mia attività parlamentare, come ho già fatto finora”, conclude il senatore della Lega.
“Sono rammaricato, dispiaciuto – ha commentato poi Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e responsabile del dipartimento Agricoltura di FI – ma anche fermamente motivato a sostenere le nuove tecniche di coltivazione che invece vengono osteggiate, con un atto criminale, da sacche ideologiche figlie del più bieco conservatorismo, che vogliono impedire al nostro Paese di crescere ed evolversi per avere coltivazioni più resilienti e di qualità per i mercati del mondo”. “Ci tengo a ricordare – ha concluso Nevi – che le Tea, grazie al miglioramento genetico, non sono i vecchi Ogm, permettono di ottenere piante più resistenti alle malattie e più adatte ad affrontare anche gli effetti del cambiamento climatico. Le Tea, per essere ancora più espliciti, consentono un minor uso di agrofarmaci. Mi auguro che quanto accaduto in Lombardia non rimanga impunito. Dobbiamo continuare a lavorare, per l’agricoltura, nel nome della scienza, della ricerca e della sperimentazione”.
Di “vero e proprio sabotaggio della ricerca” ha parlato invece la senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo. Qualcosa “che conferma – ha aggiunto – come nel nostro Paese vi siano gruppi, minoritari ma ben organizzati, disposti ad utilizzare metodi violenti pur di impedire ai ricercatori la possibilità di accrescere la conoscenza di tutti in ambiti che riguardano la nostra vita, il nostro cibo, il nostro futuro. Nel caso specifico gli ecoterroristi che, protetti dall’anonimato, hanno agito la scorsa notte sappiano che l’esito delle loro azioni è quello di difendere e sostenere l’uso di pesticidi. Infatti, probabilmente ignorano che la varietà sperimentale di riso dei ricercatori dell’università di Milano vuole diminuire l’utilizzo di fitofarmaci, essendo realizzata per resistere al brusone, la più grave patologia fungina del riso”.
Indignazione profonda espressa anche da Roberto Defez, dell’Istituto di Bioscienze e biorisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli: “Un danno per il Paese, per l’innovazione e per la speranza delle nuove generazioni di scienziati ed imprenditori agricoli” ha detto, continuando poi: “Un gesto da egocentrici afflitti dall’odio verso la conoscenza scientifica, che mira ad abbattere l’impiego di fungicidi e tutelare un prodotto tipico per produrre una ricetta caratteristica della cucina italiana”. “Un danno irrisorio dal punto di vista pratico, dato che in pochi giorni nuove piante Tea torneranno in campo e l’esperimento proseguirà. Si tratta – ha osservato infine – di un segnale di quale medioevo culturale freni ancora la competitività del Paese”. Secondo il ricercatore “c’è solo da augurarsi un gesto deciso dalle Istituzioni che già avevano votato all’unanimità l’articolo di legge che sbocca la sperimentazione in pieno campo delle piante Tea. Non saranno queste azioni che potranno bloccare quel progresso scientifico e tecnologico che ci chiedono gli imprenditori agricoli e necessario per la tutela ambientale”.
