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Di Marco, una pinsa così… può stare solo dentro un’opera d’arte

(Agen Foof) – Roma, 28 nov. – di Olga Iembo – Artigianalità, famiglia, e rispetto del consumatore. Nessuno conosce i segreti della Pinsa di Di Marco, ma proprio Corrado, colui che nel 2001 ha inventato una delle pochissime novità che della storia culinaria recente conosca, i segreti del successo di questa azienda leader nel settore professionale della pizza li ha svelati, ieri presso al MAXXI a Roma.  

Artigianalità, famiglia, e rispetto del consumatore, appunto.

Di Marco ha sfornato lo scorso anno 25 milioni di pinse fatte rigorosamente a mano, una ad una, da 250 pinsaioli che operano nei vari stabilimenti dell’impresa che gestisce assieme ai suoi figli. Va da sé che un prodotto così, pluripremiato in tutte le sedi, ed apprezzato in 70 paesi sparsi in 4 continenti, possa considerarsi una vera opera d’arte che dimostra come per l’amore per l’eccellenza italiana non abbia confini. Un’opera d’arte che doveva essere contenuta, trasportata e presentata in una confezione che facesse il paio con tanta inventiva, con tanta sapiente maestria, con tanta bontà. Ecco perché, all’apice di un anno di grandi successi – che hanno visto tra l’altro Di Marco diventare partner per i prossimi tre anni di Casa Azzurri e la sua pinsa prodotto amato e consumato dalla Nazionale Italiana di Calcio -, è arrivata adesso l’ultima nuovissima operazione di marketing: “A slices of art”, un affascinante progetto, in cui la pinsa, street food per definizione, si veste di street art, in un connubio divertente, colorato e gustosissimo.

L’iniziativa è stata presentata ieri con un appuntamento organizzatpo da Barbara Manto & Partners al MAXXI dove, presentati da Luca Sessa, si sono alternati al microfono i vertici dell’azienda, Corrado Di Marco, ideatore della pinsa, suo figlio Alberto, Ceo dell’Azienda, Fabrizio Vivarelli, direttore marketing, e due degli artisti coinvolti in questa prima edizione del progetto, che sono tre dei più noti street artist italiani, Camilla Falsini, Lucio Schiavon, Daniele Tozzi.

Le nuove e assolutamente rivoluzionarie confezioni della pinsa Di Marco rappresentano l’ennesimo modo di fare innovazione, attraverso le continue ricerche relative non solo ai prodotti dunque, ma anche a tutto ciò che c’è intorno. E se il cuore del marketing è comunicare il valore del prodotto, allora creare contenitori d’eccellenza per un prodotto d’eccellenza, basati entrambi sugli stessi valori di artigianalità, fantasia, estro ed arte non poteva che dar vita a queste affascinanti box,

La Pinsa Di Marco, evolutasi nel tempo, perfezionandosi fino a diventare un’icona di gusto e qualità, vede dunque quello che una volta era un banale, anonimo cartone da asporto, perdere il ruolo secondario di semplice “scatola” per diventare esso stesso un’opera d’arte, degna di contenere un prodotto d’eccellenza, gustoso, leggero ed unico al mondo.

E per ottenere questo “scrigno” ideale, in base al progetto ideato dall’agenzia The Teachers, è stata avviata la collaborazione con Camilla Falsini, Lucio Schiavon, Daniele Tozzi per far sì che la migliore street art potesse vestire il migliore street food. E’ nata così la “PBox“, una tela contemporanea, che oltre a racchiudere un’opera d’arte, la Pinsa, racchiude la creatività e lo stile degli artisti che ne hanno reinterpretato la storia e i valori attraverso la loro arte.

Ad ogni artista è stato chiesto di dare forma ai principali valori e caratteristiche che rendono unica la Pinsa e ciascuno di loro ha creato un’opera colorata, divertente e bellissima, in pieno spirito street e moderno. Tre box, completamente diverse una dall’altra per stile e ispirazione, per poter scegliere quella che meglio si addice al proprio umore, al proprio stile, al proprio “gusto” artistico.

“Siamo molto orgogliosi – ha affermato Alberto Di Marco, Ceo dell’omonima azienda – di poter offrire a tutti i nostri clienti e di conseguenza a tutti i consumatori che ordineranno la Pinsa a casa un vero e proprio pezzo di arte, anzi due: La Pinsa stessa e la sua confezione disegnata da artisti che rappresentano l’avanguardia dell’arte moderna e contemporanea”.

L’illustratrice Camilla Falsini ha rappresentato la condivisione partendo dalla forma ovale che contraddistingue la Pinsa e la rende perfetta per essere gustata e condivisa in compagnia. Non è un caso, infatti, che nella sua opera sia presente l’elemento umano, fondamentale per trasmettere il senso di convivialità e tradizione. Con i suoi colori decisi e il tratto un po’ “pop” ci rappresenta una famiglia sorridente, felice di condividere in armonia uno dei momenti più importanti della giornata.

L’illustratore Lucio Schiavon ha raccontato la storia che rende unica la pinsa: la storia della sua invenzione. Un percorso di passione, determinazione e intuito, una storia che inizia dal laboratorio di Corrado Di Marco e che arriva ad ognuno di noi. Con il suo tratto inconfondibile ha rappresentato la vitalità e l’energia di un laboratorio geniale (e molto romano), che è stato capace di creare una prelibatezza rara.

Il lettering artist Daniele Tozzi con i suoi lettering creativi ha narrato attraverso parole chiave ciò che rende unica La Pinsa. Questo perché la pinsa non è solo un piatto che sta conquistando le tavole degli italiani, è anche autenticità, eccellenza, croccantezza, digeribilità e molto altro.

Le Pbox, prodotte inizialmente con una tiratura di 1 Milione di pezzi, verranno distribuite da gennaio nelle migliori pinserie di tutta Italia e del mondo.

Redazione Agenfood

Redazione Agenfood

Agen Food è la nuova agenzia di stampa, formata da professionisti nel campo dell’informazione e della comunicazione, incentrata esclusivamente su temi relativi al food, all’industria agroalimentare e al suo indotto, all’enogastronomia e al connesso mondo del turismo.

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