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Salute, Cavolfiore della Piana del Sele IGP: eccellenza di benessere
(Agen Food) – Eboli (Sa), 08 gen. – di Claudia Pollara – Antonio Vocca è responsabile generale della OP Solco Maggiore, nonché membro del Comitato Promotore del Cavolfiore della Piana del Sele, tecnico progettista che ha seguito l’iter di questo riconoscimento europeo: il marchio IGP al Cavolfiore della Piana del Sele.
La Grande distribuzione organizzata (Gdo) ha accolto con entusiasmo il nuovo prodotto sul mercato: con importanti reti di distribuzione, la OP Solco Maggiore sta dando vita a comunioni d’intenti per la giusta promozione e valorizzazione sul mercato del Cavolfiore della Piana del Sele IGP, e i primi test operati su alcuni scaffali di importanti insegne hanno dato riscontri entusiasmanti, con immediati riordini.
Raffaele Scarano, presidente del Consorzio di Tutela del Cavolfiore della Piana del Sele IGP e membro della OP Solco Maggiore di Eboli non nasconde la soddisfazione del risultati di un lavoro quadriennale. La zona di produzione, attiva da ottobre a maggio, produce annualmente circa 24 milioni di cavolfiori, e l’obiettivo immediato è certificarne almeno il 16%”.
Attilio Astone, responsabile commerciale e controllo qualità della OP Solco Maggiore, sootolinea che L’Organizzazione di produttori Solco Maggiore si sta lavorando alacremente per la promozione di questo nuova eccellenza imballato in cartone, in un colore che si fa notare, ‘monocorimbo’, con etichetta nutrizionale che evidenzia proprietà come l’alto contenuto di vitamina C del prodotto, un QR code che ne racconta la storia, le origini, e che propone nuove, interessanti ricette per gustarlo.
Il progetto del Cavolfiore della Piana del Sele IGP è stato accolto con entusiasmo dallo chef stellato Davide Oldani, il quale ha presentato questa eccellenza nel corso di un evento organizzato presso il Ristorante Olmo di Cornaredo (MI), lo scorso 4 dicembre. Nel corso dell’evento, organizzato dalla OP Solco Maggiore, alla presenza di selezionati ospiti rappresentanti delle Gdo e della stampa di settore, si sono incontrati lo chef e il prof. Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia di Avellino.
Da questo eccezionale confronto, sono emersi diversi spunti di riflessione, a partire dal fatto che un piatto salutare può anche essere in grado di dare soddisfazione al palato. Con le giuste tecniche di cottura e altri accorgimenti, si può dare vita a un piatto gustoso e salutare, dove le verdure diventano protagoniste e non solo contorni. Infatti, anche un ortaggio come il cavolfiore, secondo Davide Oldani, può diventare il “main dish”, non solo la carne o il pesce. Questo il progetto che lo chef ha a cuore e che promuove nel suo ristorante Olmo, dove anche i prodotti vegetali diventano protagonisti indiscussi delle preparazioni.
“Il cuoco deve prima di tutto nutrire le persone… poi stupirle”: lo chef ha dunque introdotto nelle sue preparazioni tutto ciò che il Cavolfiore della Piana del Sele IGP è in grado di raccontare e di esprimere, a partire dalla sua bontà e dal territorio. “Ho accolto questo progetto – ha detto Oldani – perché vi sono tutti quei valori che ricerco all’interno delle materie prime: la grande qualità gestita da una filiera certificata e garantita e caratteristiche uniche, come gli aspetti nutraceutici”.
Proprio il valore nutraceutico del cavolfiore IGP è stato illustrato dal professore Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia di Avellino: “Un’alimentazione scorretta è responsabile del 30% dei tumori. Il cavolfiore è un concentrato di benessere: è ipocalorico, ricco di sali minerali, è ricco di vitamina C e di sulforafano, una sostanza antitumorale che le case farmaceutiche stanno sperimentando”. Gridelli ha sottolineato l’importanza di una dieta equilibrata sia per la prevenzione che per il benessere generale.
