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BAP, la novità che coniuga il caffè specialty con il fine dining
(Agen Food) – Roma, 27 set. – Un progetto innovativo per la città di Roma. Una nuova apertura (luglio 2024) che ha un sapore fortemente internazionale (e non è un caso). L’idea parte dal caffè, ma poi arriva in cucina, passando per la pasticceria. Un’offerta sempre diversa in base al momento della giornata. Un locale di design dagli interni moderni e accoglienti. No, non siamo a New York, nemmeno a Londra, ma in via Raffaele Cadorna 5, una traversa di via Piave, a due passi da Porta Pia, nel cuore del quartiere Pinciano – Salario.
Al centro lo specialty coffee, con monorigini pregiate e miscele originali, ma l’idea di base è che tutto qui da Bap sia specialty, non solo il caffè. L’attenzione nella selezione è quasi maniacale e la qualità altissima. Caffè specialty e non solo: presente anche una miscela ‘meno strong’ per non escludere i meno esperti. Ma c’è molto altro: un laboratorio di pasticceria e un ristorante fine dining dalle contaminazioni orientali.
“La nostra idea di partenza è che questo sia un locale fortemente inclusivo, non solo destinato agli amanti e ai conoscitori dei caffè specialty. Nonostante la grande attenzione che questo settore ha avuto negli ultimi anni, non tutti hanno ancora la capacità o la voglia di comprendere un prodotto talvolta complicato e molto lontano da quella che è la nostra tradizione del caffè espresso italiano. Vogliamo accompagnare il cliente alla scoperta, con garbo, senza imposizioni o costrizioni: solo in questo modo si può diffondere una buona cultura del caffè in Italia. Ma il caffè è solo una parte di Bap, sia ben chiaro… la sera si trasforma in un vero e proprio ristorante fine dining; e anche il vino è centrale”, raccontano le tre menti del nuovo format, Giulia Mauceri, Marianna Gallo e Matteo Anselmi.
IL NUOVO BRUNCH DELLA DOMENICA
A partire da domenica 29 settembre, Bap lancia il nuovo brunch: un format alla carta che propone l’idea, tanto cara a Bap, di Slow Breakfast, che unisce piatti più ‘da caffetteria’ a proposte espresse e più strutturate dalla cucina: uova fritte (con prosciutto Nebrodinero, o bacon affumicato, o con lo smoked salmon), scrumble, benedict, fiorentine, mushroom o poche; i lievitati (pain suisse, pain au chocolate, veneziane, maritozzi, croissant, cornetti, ecc…); Bap Toast, croque madame, croque monsieur, avocado toast; french toast, pancake, pane burro e marmellata; le proposte dello chef: riso wok con manzo e verdure; falafel su humus di carote; tartare di manzo condita alla francese con scalogno sottaceto su shiso croccante; pappardelle al ragù; bistecca di cavolfiore con humus di ceci; pomodori confit e feta; suprema di pollo con verdure; pak-choi alla piastra e altri piatti. Perché qui la colazione è una cosa molto seria. Il tutto accompagnato da una proposta beverage seria: in primis il caffè specialty, con monorigini importanti a rotazione: Slayer, Ceado Hero, Panama Geysha Don Elvira, una Tone per il brewing; inoltre è stato creato un blend ad hoc 100% arabica con bassa acidità (Brasile, Nicaragua, Colombia) per affiancare gli specialty, disponibile in espresso e in filtro). E, sempre a rotazione, diverse chicche da roasters internazionali scovate personalmente da Giulia Mauceri e dal suo compagno Fabrizio Gallo durante i loro viaggi. Come alternativa vegetale per i cappuccini, una vera chicca: il latte di patata.