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Studio italiano rivela: l’olio d’oliva riduce il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari e tumori
(Agen Food) – Roma, 21 mag. – Un recente studio italiano ha evidenziato gli effetti benefici del consumo di olio d’oliva, non solo nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, ma anche nella diminuzione della mortalità per tumori.
I dati sono stati raccolti dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS – I.R.C.C.S. Neuromed, che ha seguito 23.000 persone per un periodo di 12 anni.
L’olio d’oliva, uno degli alimenti principali della dieta mediterranea, è da tempo oggetto di interesse scientifico per i suoi effetti positivi sulla salute. Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition, suggerisce che il consumo regolare di questo alimento possa essere associato a una ridotta mortalità anche per i tumori.
La ricerca è stata condotta nell’ambito del Progetto UMBERTO, coordinato dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS e dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), in collaborazione con la Clinica Mediterranea Cardiocentro di Napoli e l’Università LUM “Giuseppe Degennaro” di Casamassima (BA).
Lo studio ha ricevuto il contributo non condizionante dell’azienda Monini, con l’obiettivo di chiarire il legame tra consumo di olio d’oliva e rischio di mortalità per tumore, un aspetto finora poco chiaro per gli epidemiologi.
Emilia Ruggiero, primo autore dello studio e ricercatrice presso il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed, finanziata dalla Fondazione Umberto Veronesi ETS, spiega: “I benefici del consumo di olio di oliva sono ben documentati in letteratura, soprattutto per quanto riguarda la salute cardiovascolare. Tuttavia, si conosce ancora poco sugli effetti dell’olio d’oliva in relazione ai tumori. Per questo motivo, abbiamo voluto indagare il ruolo di questo alimento chiave della dieta mediterranea anche in relazione ai tumori, utilizzando i dati dello studio Moli-sani”.
Il campione analizzato comprendeva 22.892 persone, di cui 11.976 donne e 10.916 uomini, con un’età media di 55,4 anni all’inizio dello studio. In media, i partecipanti consumavano 23,3 grammi di olio d’oliva al giorno. Coloro che consumavano più olio d’oliva riportavano meno problemi di salute cronici, consumavano più frutta, verdura, legumi e pesce, e bevevano meno alcol.
Nel corso di oltre 12 anni di follow-up, si sono verificati 2.566 decessi, di cui 939 per cancro, 910 per malattie cardiache e 723 per altre cause. Consumare tre o più cucchiai di olio d’oliva al giorno è stato associato a una minore probabilità di morte per qualsiasi causa. L’analisi ha mostrato che un consumo più elevato di olio d’oliva ha ridotto del 21,2% il rischio di mortalità per tutte le cause e del 13,7% il rischio di mortalità per cancro, rispetto a consumi più moderati.
Marialaura Bonaccio, Co-Principal Investigator della Piattaforma Congiunta, ha commentato: “Questi risultati confermano i benefici del consumo regolare di olio d’oliva per la salute cardiovascolare. Tuttavia, il dato più interessante è che il consumo quotidiano di olio d’oliva in quantità uguali o superiori a tre cucchiai da tavola è associato a una riduzione del rischio di mortalità per tumore”.
Maria Benedetta Donati, Principal Investigator della Piattaforma Congiunta, conclude: “Saranno necessari ulteriori studi, ma questi dati suggeriscono ipotesi molto interessanti. La riduzione della mortalità per tumore potrebbe essere parzialmente spiegata da un miglioramento del profilo di alcuni fattori di rischio tipicamente legati alle patologie cardiovascolari. Malattie croniche diverse, come tumori e infarti, potrebbero condividere gli stessi fattori di rischio e meccanismi molecolari“.
