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Cilentus Day: dialogo e confronto per la filiera del Carciofo

(Agen Food) – Ordona (Fg), 04 dic. – di Claudia Pollara – Si è chiuso il Cilentus Day organizzato da BASF-Nunhems il 27 novembre 2025 a Ordona (FG). Una giornata di confronto tecnico e visione prospettica, nella quale è emerso con forza il ruolo dell’ibrido come leva per il futuro del carciofo italiano. Appuntamento centrale per la filiera del carciofo, nato per presentare Cilentus, la nuova varietà romanesca introdotta commercialmente lo scorso anno, è diventato ben presto un’occasione più ampia per riflettere sul ruolo dell’ibrido all’interno del mercato italiano. La cornice dell’evento ha avuto un ruolo centrale. A ospitare il Cilentus Day è stata l’azienda Cericola Corporate, una realtà che incarna perfettamente l’evoluzione dell’agricoltura italiana. Fondata da Michele Cericola, oggi conta 300 ettari complessivi di orticole, di cui 100 dedicati direttamente al carciofo e altri 200 sviluppati tramite contratti di coltivazione con fornitori locali.

Ha guidato i lavori l’Account Manager carciofo e colture industriali per l’Italia Continentale Giovanni Orioli, , mettendo al centro non solo la varietà protagonista, ma la necessità di rilanciare una categoria dalle grandi potenzialità produttive e qualitative, oggi penalizzata da un andamento dei consumi non esaltante. Nel corso della presentazione, Orioli ha ripercorso anche l’architettura varietale italiana, basata sulle tre macrotipologie: violetto, romanesco e verde, ciascuna con declinazioni locali e orientamenti commerciali differenti. All’interno di questo scenario, Cilentus rappresenta il nuovo tassello del segmento romanesco, affiancandosi ad Atenea e Artemisa, mentre altre varietà si confermano punti fermi in tipologia violetto (Capriccio, Opal e Opera) e verde (Madrigal, Green Queen e Green Triumph). Per BASF-Nunhems, l’obiettivo rimane quello di sostenere una gamma completa, capace di rispondere tanto al mercato fresco quanto alle esigenze dell’industria.

La giornata è iniziata con una mostra pomologica che ha permesso ai partecipanti di osservare da vicino quasi tutte le varietà a catalogo Nunhems. Accanto a queste, sono state presentate due linee sperimentali nella tipologia violetto, ancora in fase di prova (Nun 9026 e Nun 9037), segno di un’attività di breeding che punta a innovare continuamente. Orioli ha poi inquadrato la situazione produttiva italiana, evidenziando una riduzione delle superfici coltivate. La Puglia resta la principale regione produttrice insieme a Sardegna, Sicilia e Lazio, mentre Basilicata, Campania, Umbria e Toscana completano un mosaico produttivo frammentato, ma ancora strategico.

A rendere evidente l’interesse verso il carciofo ibrido è stata la straordinaria partecipazione dei professionisti del settore. Oltre quattrocento persone si sono registrate all’evento, con delegazioni provenienti da Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Emilia-Romagna e Veneto. 

Il momento più atteso della giornata è stato, come prevedibile, la visita tecnica in campo. Qui i partecipanti hanno potuto osservare il comportamento delle varietà e confrontarsi con l’agronomo dell’azienda Cericola, il quale ha illustrato le scelte colturali adottate. 

Il momento centrale dei lavori ha visto gli interventi di Michele Cericola, che ha ripercorso la storia della sua azienda, del Country Sales Manager Italy William Cavalieri, che ha approfondito la strategia BASF-Nunhems in termini di ricerca e innovazione genetica, e del Market Developer BASF Giuseppe Rosa per l’area Crop Protection, che ha evidenziato la sinergia tra genetica, difesa e digitale all’interno di un approccio integrato alle soluzioni agricole. Un breve saluto è arrivato anche dal sindaco di Polignano, Vito Carrieri, invitato dalla famiglia ospitante.

Redazione Agenfood

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