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VIP, fragole: coltivazioni sui tavoli efficaci e sostenibili

(Agen Food) – Val Venosta (Bz), 19 giu. – di Claudia Pollara – Nella Val Martello, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, dove l’aria fresca proveniente dal ghiacciaio del Monte Cevedale, si concentra la coltivazione delle fragole di montagna e dei piccoli frutti di VIP.

Siamo in una zona della Val Venosta e l’altitudine fa maturare lentamente i frutti e assicura loro un gusto esclusivo. Le aree di produzione variano dai 900 ai 1700 metri e VIP garantisce un’ottima qualità per tutta la stagione, che va da metà giugno alla fine di agosto. Il clima alpino e l’elevata escursione termica tra giorno e notte rendono il gusto e il profumo di fragole e berries particolarmente intenso e aromatico. VIP coltiva ben 15 varietà di fragole, di cui due coprono il 60% della produzione complessiva: Elsanta e Aprica, le “predilette” tra i clienti del Consorzio, perché ne soddisfano le richieste in termini di gusto, aspetto e shelf-life.  Quest’anno è previsto un buon raccolto, di circa 420 tonnellate.

Una quota di anno in anno crescente delle fragole prodotte dal Consorzio deriva dalla coltivazione fuori suolo, a tutto vantaggio della sostenibilità del processo produttivo e della qualità e quantità dei frutti. Le piante non vengono coltivate nel terreno, ma in un substrato speciale posto all’interno di supporti in legno rialzati. La coltivazione sui tavoli consente un’irrigazione e una concimazione mirate, con un approvvigionamento di sostanze variabile in base alle esigenze delle fragole, senza spreco di acqua, sostanza nutritive, fertilizzanti e terreno. Questo metodo di coltivazione fuori-suolo è adottato per il 35% delle superfici coltivate a fragole, ma l’obiettivo è quello di passare almeno al 50% nei prossimi anni.

La coltivazione ‘su tavoli’ richiede maggiori competenze e investimenti importanti. Tutte le superfici coltivate a fragole (compresi i terreni destinati ai metodi tradizionali) sono ricoperte da strutture a tunnel che le proteggono da pioggia e grandine. La lavorazione avviene nella cooperativa MEG in Val Martello, che, per rispondere meglio ai volumi crescenti e alle crescenti richieste del mercato, quest’anno è stata dotata di due nuovissime linee di confezionamento. Anche il packaging risponde alle linee guida della sostenibilità ambientale: vassoi, da 250 grammi di prodotto, in materiale 100% riciclato. La distribuzione avviene per il 20% in Alto Adige (negozi delle cooperative associate a VIP, DO e GDO locale) e per l’80% nel resto d’Italia, parimenti attraverso la GDO e il canale tradizionale dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso.

Da fine giugno, sono attesi anche i piccoli frutti: lamponi, mirtilli, more e ribes rosso per i quali si prevede un raccolto di circa 60 tonnellate complessive.

Redazione Agenfood

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