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Il Castagno, CSDC: la prima volta al Macfrut

(Agen Food) – Cesena (FC), 05 apr. di Pol. Cla. – Il CSDC – Centro di Studio e Documentazione sul castagno a Marradi che ospita una delle più importanti mostre a livello mondiale dei prodotti derivati dalla lavorazione delle castagne e 150 pannelli tematici sul castagno, è il propulsore della partecipazione al Macfrut 2023 di una decina di aziende che si occupano della produzione di marroni e castagne, della difesa fitosanitaria, della raccolta dei frutti e del loro confezionamento, fino all’immissione del prodotto sul mercato.

Sarà la prima volta che una rappresentanza significativa di imprese italiane del settore castanicolo partecipa a Macfrut, una delle più importanti kermesse dell’ortofrutta in Europa che si terrà a Rimini dal 3 al 5 maggio 2023. E di saloni dedicati esclusivamente alla filiera castanicola ve ne sono ben pochi al mondo.

Nel mondo, secondo i dati FAO si producono oltre 2.300.000 ton di castagne e marroni, in Europa, oltre 220.000 ton, circa il 10%. In Italia nel 2022, secondo dati ISTAT, la produzione di castagne e marroni è stata di circa 57.000 tonnellate raccolte, su una superficie superiore ai 36.000 ettari. I castagneti produttivi si collocano fra le specie frutticole più importanti dopo nocciole (84.000 ettari), arance (83.000 ha), pesche e nettarine (66.000 ha), mandorle (53.000 ha) e uva da tavola (45-000 ha). In Italia la Campania è la prima regione per superficie investita, con un peso sul totale nazionale del 44% e un aumento, rispetto al 2016, del 60%. Seguono, a distanza, la Calabria, con il 20%, il Lazio con il 12%, la Toscana con il 9% e l’Emilia Romagna con il 7% (Fonte Istat 2021). Castagne e marroni, sono acquistati solo dal 27% delle famiglie italiane che consumano una quantità pari a circa 2,3 Kg di prodotto fresco, per una spesa complessiva di poco superiore agli 11 euro.

I frutti dell’albero del castagno possono essere commercializzati e consumati come prodotto fresco nel classico periodo autunnale e invernale, da ottobre a febbraio, ma possono essere immessi sul mercato anche come prodotto trasformato, per essere consumato praticamente tutto l’anno: farina, marron glacé, creme di castagne o di marroni, come pasta, biscotti ecc. Dal punto di vista salutistico, assumono una particolare importanza soprattutto perché sono frutti che non contengono glutine, quindi molto adatti per coloro che soffrono di celiachia.

Da un punto di vista commerciale, il frutto del castagno ha ampi spazi di mercato e la partecipazione al Macfrut è l’occasione per far conoscere al grande pubblico questa specie che ormai da mille anni accompagna, garantendo importanti vantaggi dal punto di vista alimentare, salutistico, ambientale e paesaggistico. Per questa prima edizione è in via di definizione anche una interessante attività convegnistica, il cui calendario sarà disponibile nei prossimi giorni e che consentirà a tutti i visitatori di conoscere le novità presentate dagli stessi espositori del settore.

Redazione Agenfood

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