(Agen Food) - Roma, 17 nov. - «Prendiamo atto con soddisfazione degli ultimi dati sulle…

Ddl De Carlo per la Rete delle Città madri del Made in Italy
(Agen Food) – Belluno, 17 nov. – Presentato questa mattina a Calalzo di Cadore (Belluno) il disegno di legge a firma del senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo che punta alla “istituzione della rete delle Città madri del Made in Italy e per il riconoscimento del ruolo di Calalzo di Cadore”. Alla presentazione, ospitata nella Sala “Norma Cossetto” del municipio calaltino, oltre al senatore De Carlo erano presenti il “padrone di casa”, il sindaco di Calalzo di Cadore Luca Fanton e lo storico d’impresa Massimo Orlandini, che con le sue ricerche ha riscritto la storia dell’origine del marchio Made in Italy.
Il disegno di legge
A illustrare la proposta è stato lo stesso De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare e già primo cittadino di Calalzo di Cadore dal 2009 al 2024: “Con questa proposta, andiamo a valorizzare ulteriormente il marchio Made in Italy, un brand che è al terzo posto nel mondo per notorietà. Collegandoci alla legge già esistente, andiamo a istituire al Ministero delle Imprese e del Made in Italy la “Rete delle Città Madri del Made in Italy”, ossia quelle realtà che hanno documentato un uso pionieristico del termine Made in Italy, che abbiano ricoperto un ruolo fondamentale nello sviluppo di filiere nazionali e internazionali e che ospitino luoghi che custodiscono la memoria di questa tradizione”.
Un riconoscimento che “sarà valorizzato con campagne di comunicazione, con attività a sostegno di musei e centri di documentazione, con la realizzazione di percorsi tematici e con l’emissione di francobolli celebrativi. I comuni che faranno parte della Rete potranno anche esporre una targa ufficiale con lo stemma del Comune e la dicitura Città madre del Made in Italy”, spiega ancora De Carlo.
Calalzo di Cadore prima città della Rete
La proposta individua già anche la prima città della Rete, Calalzo di Cadore: “Si è sempre indicata nel XIX secolo la data di nascita dell’indicazione Made in Italy, ma gli studi di Orlandini hanno portato a riscrivere la storia, facendo venire alla luce un documento che attestava le radici del marchio in Cadore già a fine Ottocento””, spiega De Carlo. “Da quel testo si scopre infatti che già nel 1897 l’occhialeria di Carlo Enrico Ferrari di Calalzo di Cadore esportava i suoi prodotti nel mercato internazionale con questo marchio. Un primato che ho voluto rimarcare in questo Ddl, riconoscendo a Calalzo di Cadore il titolo di primo comune della Rete delle Città Madri del Made in Italy”.
Un primato che tra le Dolomiti, all’ombra delle Marmarole, non poteva che essere accolto con entusiasmo e soddisfazione: “L’occhialeria italiana è nata in Cadore, e in particolare proprio a Calalzo con la ditta di Angelo Frescura nel 1878”, sottolinea il sindaco Luca Fanton. “Qui è cresciuta e si è sviluppata, dando vita al Distretto bellunese dell’occhialeria e a tutte quelle eccellenze italiane che primeggiano nella moda internazionale. Vedere riconosciuta ufficialmente la nostra Calalzo come la culla di uno dei settori portanti e strategici del Made in Italy nel mondo non può che onorarci e riempirci d’orgoglio; ringrazio il senatore De Carlo per aver voluto mettere nero su bianco questo pezzo di storia di Calalzo, di Cadore e dell’Italia”.
