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Made in Italy, Carloni: ok commissione a Pdl birra artigianale
(Agen Food) – Roma, 24 apr. – di Olga Iembo – La Pdl recante “Disposizioni per la promozione e la valorizzazione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale”, presentato dalla Lega il 15 gennaio scorso, ha ottenuto l’ok della commissione e passa adesso all’iter dell’Aula.
A comunicarlo è il Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, il Deputato della Lega Mirco Carloni, che esprime soddisfazione “per l’approvazione in commissione della nostra Pdl” parlando di “un passo importante per un prodotto tradizionale italiano, che merita di essere esaltato nella filiera della produzione birraia e nei metodi di lavorazione. Incentivazione della coltivazione e qualità delle materie prime per la produzione birra artigianale – spiega Carloni -, miglioramento delle competenze professionali, cooperazione tra imprese, informazione al consumatore e miglioramento delle condizioni di produzione e commercializzazione di orzo e luppolo. Queste sono le priorità di questa legge. Ora avanti tutta con l’iter in Aula”.
La proposta di legge, di iniziativa dello stesso Carloni e di Riccardo Marchetti, parte dalla premessa che: “Nell’ultimo quindicennio la produzione di birra artigianale ha trovato sempre maggiore diffusione in Italia, coinvolgendo imprenditori, in gran parte giovani, pronti a impiegare nella produzione nazionale le conoscenze acquisite all’estero”, facendo dunque riferimento alla “necessità di fornire una serie di strumenti a una filiera che si sta rivelando strategica per il rilancio dei territori attraverso la coltivazione di prodotti fino a pochi anni fa sconosciuti in Italia”.
Di qui la proposta di una serie di interventi per la promozione e valorizzazione dei prodotti e delle attività connesse alla birra artigianale e alle relative materie prime, fra i quali l’istituzione di marchi di tutela, di disciplinari di produzione e di certificazioni di rispetto di requisiti di prodotto o di processo; l’istituzione di un Tavolo tecnico per la mediazione fra Ministeri interessati, le Agenzie e le realtà associative e produttive del settore; la redazione di un Piano nazionale che contenga iniziative adeguate per coordinare l’attività e fornire impulsi economici e sistemici al comparto; un piano comunicativo specifico; l’elaborazione di criteri di premialità in sede di predisposizione dei piani di sviluppo rurale; l’istituzione di “concorsi di idee” per promuovere progetti particolarmente innovativi.
