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Fiera Mondiale del Peperoncino, il Sindaco di Rieti: un dovere sostenere una festa partita con iniziale scetticismo e divenuta evento internazionale

(Agen Food) – Rieti, 05 ago. – di Olga Iembo – Poco più di venti giorni al taglio del nastro della XIV edizione della Fiera Campionaria Mondiale del peperoncino di Rieti, uno dei più imponenti eventi del centro-sud Italia che, sull’onda del grande successo delle ultime edizioni, quest’anno raddoppia. Pera la prima volta passa da cinque a dieci giorni, infatti, la manifestazione che con le sue mille sfaccettature coinvolge tutti, addetti ai lavori e non, e che dal 29 agosto al 7 settembre vedrà un coloratissimo fiume di persone invadere gioiosamente le vie della bella cittadina, pronta a una sfida davvero importante.

Organizzata dall’Associazione “Rieti Cuore piccante” in collaborazione con l’Accademia Nazionale del peperoncino, la Camera di commercio Rieti-Viterbo e Confcommercio Lazio Nord, con il patrocinio del Ministero del Turismo, del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, della Regione Lazio – Arsial, del Comune di Rieti e con il sostegno di numerosi partner pubblici e privati, la Fiera Campionaria Mondiale del peperoncino ha scalato anno dopo anno le classifiche di gradimento delle centinaia di migliaia di partecipanti che giungono ogni volta per godersi un ricco appuntamento gastronomico, che è anche tanto altro: spettacoli dal vivo con beniamini del mondo della musica e dello spettacolo, show cooking, aree per bambini, importanti momenti divulgativi tecnico scientifici e, soprattutto, è scambio e confronto fra produttori in un respiro internazionale, dal momento che partecipano alla manifestazione diverse Ambasciate del mondo.

Una vetrina straordinaria per la città di Rieti, che orgogliosamente vede scendere in campo il meglio delle “forze locali” di ogni settore, con una partecipazione operosa e appassionata, perché si perpetui il successo di un evento che appartiene a tutto il territorio. Lo ha raccontato bene ad Agen Food Daniele Sinibaldi, Sindaco di Rieti.

Signor Sindaco, torna un evento che ha portato Rieti alla ribalta nazionale ed anche oltre…

“La Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino è ormai l’evento principale in termini di partecipazione popolare ma anche di visibilità concessa al nostro territorio, non soltanto alla Città di Rieti. Negli anni ha saputo imporsi come manifestazione in grado di parlare a pubblici e target differenti, ampliando moltissimo il raggio delle iniziative e delle offerte rivolte a vari segmenti. Chiaramente il cuore è sempre il peperoncino e l’esposizione internazionale di diverse centinaia di peperoncino da tutto il mondo, che per gli appassionati è sicuramente una tappa obbligata, ma attorno a questo gli organizzatori, con il contributo di tutti i partner pubblici e privati, hanno saputo elaborare e mettere a terra un evento dalle mille sfaccettature che coniuga intrattenimento, approfondimento culturale e scientifico, attualità, musica, mostre, show cooking, scambi internazionali. E’ davvero una Fiera-evento che da un lato celebra il peperoncino, dall’altro esalta il territorio che la ospita. E lo dimostra il fatto che i numeri di visitatori e partecipanti sono straordinari, inimmaginabili per altri eventi ospitati in territori delle dimensioni di Rieti. Se a tutto ciò aggiungiamo la visibilità mediatica e promozionale che ormai è automaticamente trainata dall’evento – grazie alla sua riconoscibilità, ai personaggi ospitati, agli spettacoli e anche agli straordinari tesori ambientali e storico-architettonici di Rieti – è per la nostra Città un evento ormai imperdibile”.

L’Amministrazione comunale è stata sempre accanto agli organizzatori, e oggi come partecipa e sostiene l’iniziativa?

“Proprio per le ragioni che accennavo in precedenza, credo sia un dovere morale sostenere quei privati che, con grande sforzo e rischi, mettono in campo eventi come la Fiera del Peperoncino che certamente esaltano il contenuto dell’evento ma che indirettamente rappresentano un volano per i luoghi che li ospitano. Per questo il Comune di Rieti sostiene l’evento in vari modi, ad esempio attraverso la disponibilità degli spazi o nella collaborazione nella gestione logistica-organizzativa, un’attività particolarmente complessa considerando che la Fiera si svolge nel centro storico della Città. A tal proposito, approfitto di questa domanda per ringraziare tutte quelle associazioni di protezione civile o comunque del Terzo settore che, proprio comprendendo la portata dell’evento e l’indotto e la visibilità che genera per il territorio, ogni anno si mettono a disposizione della Città e degli organizzatori per collaborare alle attività logistiche e di assistenza a turisti e visitatori. Incarnano proprio quello spirito di comunità che Rieti ormai, in occasione del suo evento principale, riesce a mostrare a tutti coloro che vengono a farci visita. La Fiera Mondiale del Peperoncino è davvero una festa di popolo, una festa di tutta la Città e alla quale tutti sentono la voglia di contribuire”.

La Fiera è cresciuta via via nel corso degli anni, anche la riposta dei produttori locali, che di fatto sono i protagonisti dell’evento, è cambiata rispetto alla manifestazione?

“Questo è un altro dei tanti aspetti positivi della Fiera Mondiale del Peperoncino. Ricordo che i primi anni veniva vista con scetticismo da alcuni che contestavano la mancata aderenza del peperoncino alle tradizioni locali. Poi questo scetticismo si è affievolito grazie ai risultati, che parlano sempre più di ogni parola, e grazie al fatto che tanti produttori o attività locali proprio nella Fiera hanno individuato un veicolo per promuovere anche sé stessi e le loro tipicità. E’ cresciuto notevolmente negli anni il numero di imprese locali che partecipano in vari modi all’evento, dagli showcooking alla fornitura di prodotti enogastronomici, dall’esposizione di delizie locali alla vendita negli stand. Considerando, peraltro, che alcuni produttori, mi viene in mente l’olio o la birra artigianale, proprio grazie alla partnership e all’interesse destato dalla Fiera, hanno iniziato a mettere in campo linee di prodotto dedicate proprio al peperoncino. Un bell’esempio di ecosistema imprenditoriale-associativo che si integra e evolve in maniera sinergica”.

Nuovamente quest’anno la Città si prepara ad accogliere rappresentanti istituzionali italiani e di molti altri Paesi, anche sotto questo specifico profilo dei rapporti internazionali quanto contano occasioni come questa?

“La ringrazio anche per questa domanda che ci permette di parlare di un altro aspetto di assoluto livello che contraddistingue la Fiera. Non tutti sanno, infatti, che fin dalle prime edizioni, l’evento ha assunto una connotazione internazionale grazie alla presenza di tante delegazioni straniere e di tante Ambasciate che nel corso degli anni si sono susseguite come ospiti. Un’iniziativa che contribuisce alla cultura e alla rete commerciale del peperoncino ma che va molto oltre ed è utile ad avviare rapporti di interscambio tra Paesi e tra la stessa Città di Rieti – con il suo tessuto imprenditoriale ed economico – e altre realtà del mondo. Negli anni credo siano state oltre 30 i Paesi rappresentanti e, da quello che so, per l’edizione 2025 dovrebbero esserci almeno 5 delegazioni diplomatiche straniere. Capite bene che questo è un volano straordinario per la cooperazione e i rapporti con altri territori dai quali possono sempre germogliare nuove iniziative ed occasioni, tanto culturali quanto economiche”.

Le aspettative per questa edizione 2025 e, soprattutto, gli impegni per il prossimo anno…

“Per il primo anno gli organizzatori hanno scelto di allungare a ben dieci i giorni di durata della Fiera. Il 2025 sarà dunque un banco di prova importante sia per l’evento in sé che per la Città che dovrà gestire tutto il contorno di un evento di tali dimensioni. Per questo credo che la tappa di quest’anno segni un punto importante: visti i numeri delle edizioni precedenti era ormai maturata in maniera netta l’esigenza di ampliare, allargare, estendere. Ora però bisogna verificare sul campo l’andamento e se, come io credo insieme agli organizzatori, le attese saranno rispettate, la prima sfida del prossimo anno sarà sicuramente quella di confermare il formato extra-large e di farci trovare sempre pronti al massimo come stiamo cercando di fare già per l’edizione che inizierà il prossimo 29 agosto”.

Redazione Agenfood

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