Skip to content

Laure Gasparotto vince il Premio “Narrativa straniera” con Intrecci di vite

  • Redazione Agenfood
  • LIBRI, NL

(Agen Food) – Roma, 06 ott.- Laure Gasparotto ha ricevuto il Premio “Narrativa straniera” per la sua opera Intrecci di vite – elogio della caparbietà dei vignaioli (Edizioni Ampelos, settembre 2022, pp. 176, formato 15×21, brossura, b/n, prezzo 21,90 euro, ISBN: 9788831286077). La motivazione del premio recita: «Per aver raccontato, in forma dialogica e dimostrando grande empatia e partecipazione nei confronti degli interlocutori, le vicende umane e produttive di alcuni vignaioli provenienti da tante zone dell’Europa, unite dal filo conduttore della passione per la terra e la tenacia e dell’ostinazione nel coglierne i frutti, in particolare il nobile nettare chiamato vino».

Il libro, scritto in collaborazione con Alain Graillot, famoso vignaiolo della valle del Rodano, offre al lettore la possibilità di entrare nell’intimità di una ventina di grandi protagonisti del mondo del vino. Tra loro, Raymond Trollat, Jean-Louis Grippat, Auguste Clape nel Rodano, Michel Lafarge e Aubert de Villaine in Borgogna, Anselme Selosse nello Champagne, Jean-Michel Cazes nel Pauillac, Angelo Gaja in Italia, Alvaro Palacios in Spagna, Marie-Thérèse Chappaz nel cantone Vallese.

Gasparotto e Graillot ci accompagnano nella scoperta di un mestiere che, paragonato spesso a una pianta durevole ma vulnerabile, dipende dalle condizioni atmosferiche e si costruisce giorno dopo giorno, lentamente e pazientemente. «Il vignaiolo si differenzia da tutti i suoi contemporanei. Il suo mondo, diametralmente opposto a quello delle start-up, si costruisce giorno dopo giorno, lentamente e pazientemente. La caparbietà è l’unico motore che gli permette di procedere nel suo percorso: è grazie a questa caratteristica che egli, talvolta, diventa un supereroe», scrive Gasparotto.

Il libro racconta le esperienze di personalità umili, dal carattere e dalla determinazione eccezionali, e mostra l’evoluzione di un mestiere che, in una società in cui regna la fretta, può sembrare anacronistico. «Queste storie narrano le vicende di persone determinate, un po’ solitarie e psicologicamente molto forti. Come succede per noi chef, il vino è il riflesso della personalità del vignaiolo, ovviamente, ma deve anche essere il riflesso della geografia e dell’anima della sua terra», si legge nella prefazione di Pierre Gagnaire.

«Realizzare un progetto di vita intorno alla vigna è una follia o una sorta di resilienza. È un progetto che nasce dalla necessità assoluta di produrre un piccolo capolavoro incerto, che ha come materia prima delle viti e della terra – una terra completamente dipendente dal clima e influenzata dalla sua composizione. È avere la pazienza e l’ostinazione per aspettare che il vino sia pronto, che sia degno del sogno, frutto della propria immaginazione e delle proprie competenze. Questo mestiere, che non è un mestiere, è quasi stregoneria», conclude la prefazione.

Intrecci di vite non è solo un libro sul vino: è un viaggio nel cuore dei vignaioli europei, un racconto di passione, determinazione e amore per la terra che emoziona e ispira lettori e appassionati del settore.

Redazione Agenfood

Redazione Agenfood

Agen Food è la nuova agenzia di stampa, formata da professionisti nel campo dell’informazione e della comunicazione, incentrata esclusivamente su temi relativi al food, all’industria agroalimentare e al suo indotto, all’enogastronomia e al connesso mondo del turismo.

Torna su
Agenfood
×