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Il 2025 di Pescaria: nuove aperture e un menù firmato Peppe Guida

(Agen Food) – Roma, 12 feb. – Il 2025 di Pescaria sarà un anno cruciale, in cui l’obiettivo è crescere con consapevolezza, mettendo al centro la qualità e la soddisfazione dei clienti. Dopo aver consolidato la presenza con dieci locali in Italia, il brand ha sperimentato con successo un pop-up a Courmayeur chiudendo il 2024 con un fatturato di 13,5 milioni di euro (con una sensibile riduzione del fatturato dovuta alla chiusura strategica di alcuni locali) ma ha registrato un incremento di 7/8 punti nell’EBITDA.

Il pop-up invernale di Courmayeur, dove per la prima volta Pescaria ha inserito in menù una proposta insolita (il format si chiama per questo “unusual Pescaria”), si sta confermando un esperimento di successo. “Questa esperienza ci ha permesso di testare nuove soluzioni e intercettare un pubblico internazionale in vista di future aperture in Europa”, dice Leonardo Volpicella, Amministratore Delegato di Pescaria.

Per l’estate, Pescaria valuta la possibilità di replicare il modello stagionale – sempre più smart – in altre destinazioni. Tuttavia, l’espansione principale avverrà con nuove aperture dirette: a breve arriveranno due nuovi locali (nel Sud Italia), mentre nel medio termine si valutano ulteriori aperture per consolidare la presenza dell’insegna in città che hanno già risposto positivamente, come Roma e Milano.

Care Casual VS Fine Dining: un’occasione per la ristorazione italiana

Il settore della ristorazione sta attraversando una trasformazione profonda. Il fine dining tradizionale viene sempre più messo in discussione, mentre il care casual o fast casual food si affermano come un modello capace di garantire qualità, rapidità e sostenibilità. Pescaria, pioniera di questa tendenza in Italia, rappresenta un’alternativa concreta per chi cerca un’esperienza gastronomica autentica, senza formalismi e attenta al benessere del consumatore.

L’obiettivo è garantire un consumo di pesce di alta qualità a un prezzo giusto, grazie a un’efficiente rete logistica e alla gestione ottimizzata dei punti vendita. L’approccio si basa su economie di scala, pianificazione intelligente degli approvvigionamenti e ricette studiate per minimizzare gli sprechi. Il risultato? Un’offerta accessibile, salutare e buona, che rende il pesce una scelta quotidiana per un pubblico sempre più ampio.

“Il concetto di lusso sta cambiando anche nella ristorazione: oggi lusso significa libertà di scelta. Nel consumo fuori casa, il vero lusso è poter mangiare più spesso fuori in modo goloso, accessibile e salutare. Inoltre i consumatori non cercano solo qualità e convenienza, ma una connessione profonda e trasparente con ciò che rende possibile quel pasto. Il potenziale del fast casual food risiede proprio nella capacità di raggiungere un equilibrio che coniughi convenienza, gusto e responsabilità, ridefinendo i canoni della ristorazione contemporanea. Un’impresa semplice, ma tutt’altro che facile”

Domingo Iudice, Founder di Pescaria

Pescaria e Peppe Guida: le coordinate della nuova rotta

L’obiettivo di Pescaria è sempre stato quello di ridefinire il consumo di pesce, rendendolo più informale e accessibile, senza rinunciare alla qualità. La semplicità comunicativa, l’iconicità dei panini e delle fritture, unita a una strategia di marketing concreta, integrata e trasversale, hanno reso il brand un punto di riferimento nel segmento fast casual food.

L’ingresso dello chef Peppe Guida, tra i punti di riferimento della cucina italiana nel mondo, sta segnando – non a caso – un’evoluzione della proposta gastronomica di Pescaria.  Attualmente, tutti i panini speciali del mese sono pensati dallo chef Peppe Guida. Il panino speciale del mese di febbraio si chiama “Fuorigara” ed è un panino rosso (poiché preparato con polvere di pomodoro), gamberi e patate alla piastra, salsa tzatziki, misticanza, pesto di olive preparato interamente nelle cucine di Pescaria. 

I numeri non mentono: uno dei primi panini pensati dallo chef, il Polperone (con polpo fritto, fiordilatte affumicato, peperoni conditi con basilico, olive e capperi, pesto al basilico), è stato il panino speciale più venduto di sempre nella storia di Pescaria.

Mangiare pesce: un’alternativa sostenibile e sana 

Pescaria si impegna a offrire un’alternativa valida alla carne, puntando sul pesce come scelta sostenibile e completa da un punto di vista nutrizionale. Il consumo di pesce, se gestito in modo responsabile, ha un minore impatto ambientale rispetto all’allevamento intensivo, con una riduzione delle emissioni di gas serra e un minore consumo di risorse naturali. Inoltre, grazie a metodi di pesca selettivi e all’acquacoltura sostenibile, è possibile preservare la biodiversità marina ed educare i consumatori all’importanza della tutela degli ecosistemi. Dal punto di vista nutrizionale, il pesce è una fonte eccellente di proteine di alta qualità, omega-3, vitamine e minerali essenziali, contribuendo alla salute cardiovascolare, cognitiva e metabolica. Pescaria garantisce la massima qualità attraverso una selezione rigorosa delle materie prime, privilegiando fornitori certificati e zone di pesca sicure, riducendo così il rischio di contaminanti come mercurio e microplastiche. Un impegno che si traduce in un’offerta gastronomica buona e consapevole, in linea con il principio di una ristorazione che rispetta il mare e la salute dei consumatori.

Anche per questo, nell’ultimo mese è stata siglata una importante partnership con il Norwegian Seafood Council, l’ente promotore del marchio di origine “Seafood from Norway”. Il salmone in menù, dunque, arriverà esclusivamente dalla Norvegia, leader globale in questo settore e in materia di etologia, biologia marina e tecnologia.

“L’Italia è un mercato strategico per il salmone norvegese e Pescaria è un partner ideale per promuovere la nostra eccellenza. La presenza del logo Seafood from Norway nei punti vendita assicurerà ai consumatori italiani la certezza di gustare un prodotto proveniente da allevamenti di salmone che rispettano i rigorosi sistemi di cui disponiamo in Norvegia per garantire la sostenibilità, in particolare per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente e il benessere degli animali”, ha affermato Tom-Jørgen Gangsø, Direttore Italia del Norwegian Seafood Council. 

La storia di Pescaria, in breve

Nata nel 2015 a Polignano a Mare, Pescaria è stata la prima insegna italiana a proporre panini di mare in formula fast casual. Tra i suoi best seller, il panino con tartare di tonno, stracciatella, pomodoro fresco, olio al cappero e pesto al basilico è stato definito il “secondo panino più buono al mondo” dalla rivista Time Out. Oggi l’insegna conta dieci punti vendita in Italia (due a Milano, Bologna, Roma, Torino, Verona, Courmayeur, Trani, Lecce, Polignano a Mare).

  • Pescaria, il più famoso (nonché il primo) fast casual food di pesce in Italia, è stato fondato nel 2015 a Polignano a Mare in Puglia. Il format ha rivoluzionato il modo di gustare il pesce crudo e cotto, diventando un punto di riferimento per gli amanti del mare grazie alla sua formula innovativa di panini di mare serviti in stile fast casual.
  • L’insegna si è da sempre distinta per la sua attenzione alla sostenibilità e alla qualità dei prodotti. Dal 2019 è plastic free e grazie a una gestione centralizzata della cucina, ha un tasso di spreco degli alimenti inferiore al 5%.
  • Per aver creato valore sul territorio, Pescaria è stata la prima azienda italiana inserita negli Earnings Call di Facebook, i rapporti trimestrali interni di Facebook redatti dai top manager. A ottobre 2019 è stata nominata da Forbes tra le 50 aziende italiane più influenti su Facebook.
  • Time Out, la conosciutissima rivista online di viaggi britannica, ha inserito il panino con tartare di tonno nella classifica dei panini più buoni al mondo, al secondo posto.
  • A fine 2023, l’agenzia di marketing Brainpull (fondatrice del progetto) è diventata interamente proprietaria di Pescaria con l’obiettivo di managerializzare il business e l’azienda. Il board è composto da Domingo Iudice, chairman e co-founder Pescaria, Claudio Matarrese, vice-presidente del CDA (entrambi cofondatori di Brainpull, azienda di consulenza e servizi marketing che ha segnato la storia del marketing enogastronomico italiano), e Leonardo Volpicella, Amministratore Delegato di Pescaria.
  • A giugno 2024 in cucina arriva lo chef Peppe Guida, che ha guadagnato la stella Michelin con l’Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense nel 2007. La cucina di Guida enfatizza l’uso di ingredienti mediterranei e stagionali, promuove la riduzione dello spreco alimentare in modo naturale, senza fronzoli. Dei prodotti di terra e mare presenti sul territorio, dice: “non c’è scarto, tutto è materia”. È l’unico chef italiano protagonista della nuova stagione della serie di Netflix, Chef’s Table: Noodles. Uno dei suoi panini pensati per Pescaria, il Polperone (polpo fritto, fiordilatte affumicato, peperoni conditi con basilico, olive e capperi, pesto al basilico), è stato il panino speciale più venduto di sempre nella storia di Pescaria.
  • Da novembre 2024 è entrata in menù una nuova interpretazione degli spaghetti all’assassina, piatto iconico barese, nella variante “di mare” arricchita con il polpo, firmata dallo chef di Pescaria Peppe Guida. Questa rivisitazione è la naturale evoluzione di un incontro: Peppe Guida ha reimmaginato questo piatto con un tocco marinaro, unendo le sue conoscenze sull’arte della preparazione della pasta secca al prodotto principale di Pescaria.
  • A dicembre 2024 Pescaria ha aperto a Courmayeur nella sua formula definita “Unusual Kitchen”. Con 100 posti a sedere tra veranda e una stanza interna, il rifugio di montagna con cucina di mare firmato Pescaria propone un menù che per la prima volta nella storia del brand accoglie prodotti a base di carne. Così, insieme al celebre panino con tonno, con polpo o gamberoni, arrivano anche ricette con Wurstel artigianali di suino nero e il burger valdostano.
Redazione Agenfood

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