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Brassicacee, il progetto sperimentale nelle Marche

(Agen Food) – Ancona, 22 ott. – di Claudia Pollara – Il progetto “Valutazione di campo delle caratteristiche quali-quantitative e dell’adattabilità alle condizioni dei territori marchigiani di nuove varietà di brassicacee” attivato nel 2024 e attualmente in corso, è stata resa possibile grazie alla proposta di AOP Gruppo Vi.Va., che ha interpretato la richiesta dell’OP Codma con sede nel territorio marchigiano a Fano (PU). Si tratta dell’introduzione di nuove varietà che permettono di differenziare la produzione e ridurre gli scarti. Le varietà in questione sono cavolfiore e broccoli sprouting (broccoli da ricacci): il progetto prevede di migliorarne la resa quantitativa e i parametri qualitativi, oltre a individuare varietà con una migliore resistenza/tolleranza a patogeni, parassiti e fisiopatie.

Tutto questo presso l’azienda agricola sperimentale di Jesi (AN) dell’AMAP, il coordinamento generale delle attività di ricerca e la realizzazione delle azioni di divulgazione sono stati affidati a Ri.Nova, che svolge un ruolo centrale nel trasferimento delle conoscenze e dei risultati alle imprese agricole coinvolte. Nel dettaglio la sperimentazione è condotta sul cavolfiore che ha previsto il confronto tra cultivar già presenti nei campi dei soci dell’OP Codma e varietà di nuova introduzione o poco diffuse sul mercato. Per quanto riguarda i broccoli sprouting, si tratta di una specie ancora poco diffusa sul mercato italiano, presente solo in quantità limitate e in aree ristrette. L’introduzione di questa coltura nel territorio marchigiano rappresenta quindi un’interessante opportunità di diversificazione per le aziende agricole locali. Dal punto di vista agronomico e commerciale, il broccolo sprouting si presenta come una coltura sostenibile e versatile: è infatti possibile utilizzare sia i fioretti sia il gambo, riducendo gli scarti e valorizzando al massimo la produzione.

Per lo svolgimento del progetto si è deciso di effettuare, in accordo con il personale tecnico OP Codma, due trapianti a una distanza di una settimana l’uno dall’altro in modo tale da avere una scalarità nello svolgimento della prova che permettesse un migliore confronto. Le piante messe a dimora in totale sono state 90 per ciascun trapianto e per ciascuna varietà.

Durante l’intero ciclo colturale sono stati eseguiti interventi di concimazione e trattamenti fitosanitari mirati, con l’obiettivo di garantire un corretto sviluppo delle piante, rese e qualità del prodotto.

Il progetto è al primo anno di sperimentazione e le varietà messe a confronto, sia per il cavolfiore che per il broccolo sprouting, hanno sicuramente portato a dei risultati interessanti.

Essendo disponibili solo i risultati del primo anno di sperimentazione, è ancora prematuro trarre conclusioni definitive sulle varietà migliori o meno performanti. Tuttavia, i dati raccolti rappresentano una base utile di osservazioni preliminari, che possono fornire indicazioni pratiche ai tecnici dell’OP Codma e agli agricoltori associati nella fase di scelta varietale, soprattutto in contesti pedoclimatici simili a quelli in cui è stata condotta la prova.

Si tratta ovviamente solo dei primi risultati del progetto, che continuerà fino a dicembre 2026.

L’obiettivo a lungo termine della sperimentazione è quello di raccogliere informazioni utili non solo per l’introduzione di nuove varietà, ma anche per ottimizzare la gestione agronomica di quelle già consolidate. Se per queste ultime le tecniche colturali risultano in gran parte definite, rimane comunque rilevante la variabile meteorologica, oggi sempre più imprevedibile e instabile, che continua a rappresentare un fattore critico per la pianificazione e il successo delle coltivazioni.

Redazione Agenfood

Redazione Agenfood

Agen Food è la nuova agenzia di stampa, formata da professionisti nel campo dell’informazione e della comunicazione, incentrata esclusivamente su temi relativi al food, all’industria agroalimentare e al suo indotto, all’enogastronomia e al connesso mondo del turismo.

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