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Golosaria, Milano: un weekend nel Gusto della contemporaneità
(Agen Food) – Milano, 28 ott. – di Claudia Pollara – 20ª edizione di Golosaria Milano in programma a Fiera Milano Rho (padiglione 1) da sabato 1 a lunedì 3 novembre 2025 sul tema il Gusto della Contemporaneità. Centinaia di espositori, nello spazio Wine nomi di assoluto rilievo del panorama vitivinicolo nazionale e nello spazio del Food con salumi, formaggi e dolci, fra cui i più buoni panettoni d’Italia è le specialità scovate in ogni regione d’Italia.
Nello spazio Agorà che si estende su 17mila metri quadrati attesi mille ristoratori e cuochi per la presentazione della guida IlGolosario Ristoranti 2026, ma anche le migliori botteghe d’Italia recensite sul libro ammiraglio IlGolosario e i 10 Comuni d’Italia virtuosi scelti da Golosaria e Comieco nel segno del gusto e della sostenibilità.
Paolo Massobrio fondatore e organizzatore, porterà sul palco anche i campioni de IlGolosario, ovvero le aziende che meglio hanno interpretato il tema di quest’anno, mentre con il collega Marco Gatti si andrà alla proclamazione dei 100 vini migliori d’Italia, 24esima edizione, da assaggiare fra i produttori dell’area wine o nella grande Enoteca di Golosaria. La Lombardia sarà presente nello spazio Wine con cinque Consorzi di Tutela afferenti ad Ascovilo (Consorzio Garda Doc, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio Montenetto, Consorzio Vino Doc San Colombano, Consorzio Vini Igt Terre Lariane) più lo spazio dedicato al Buttafuoco Storico. Il Piemonte avrà un’enoteca dedicata alla Barbera, mentre l’Alta Langa, vino dell’anno della Regione che debutta con un proprio spazio, sarà protagonista nelle masterclass in programma. Importante la presenza dei produttori calabresi, ben 12, ma anche di Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Toscana. Come ogni anno, non mancheranno le quattro grandi collettive che ospiteranno i Top Hundred 2025 per le categorie dei Rossi, dei Bianchi, degli Spumanti e i 5 Top dei Top.
Tanti i produttori di cibo fra i più curiosi che arrivano da tutta Italia: le mitiche alici di Fuscaldo (CS) si confronteranno con le ostriche italiane; dal Friuli ecco il Kombucha di Crave, antichissima bevanda fermentata riconosciuta come elisir di lunga vita e le farine speciali di Macino Fine Food, ottenute dagli scarti agricoli come vinacce, trebbie di birra e mele friulane. Spostandoci in Piemonte, quello di Alberto Marchetti è un nome che sa di rinascita: mastro gelatiere, ha ridato vita a un borgo del Monferrato, Cocconato, aprendo una teoria di attività fra gusto e sport. A Golosaria ci sarà anche il carciofino “grosso come una moneta da 5 centesimi” di Menchi, tesoro violetto mignon delle colline marchigiane, ma anche due provocazioni per i palati più curiosi: il gelato al gorgonzola di Sottozero Pennestrì e il panettone alla melanzana violetta. Arriva anche Serenella, la crema spalmabile dell’Acetaia Sereni, con nocciole dell’Alta Modena e aggiunta di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop. Infine, il debutto della Pasta metodo Massi e la prima volta di Branca. Mentre Lombardia, Piemonte e Liguria metteranno in risalto le loro eccellenze in aree show cooking dedicate, accanto agli spazi della Regione Basilicata, Calabria e della CCIAA del Molise. Mentre la CCIAA di Torino valorizzerà il riconoscimento “Maestri del Gusto di Torino e provincia” con tre laboratori dedicati alle loro eccellenze.
Non mancheranno, a fianco di Golosaria, le presenze di Lauretana, l’acqua più leggera d’Europa, Grana Padano, la farina Petra di Molino Quaglia, Comieco, BPM, Berkel e AGN Energia. La contemporaneità si manifesta anche nei servizi con la presenza per la prima volta a Golosaria di Cortilia.
Fra le novità di questa edizione, lo spazio di educazione alimentare dedicato ai bambini, con due laboratori al giorno a cura de Le Bontà di Rudy, ma anche quello per gli appassionati di barbecue, grazie all’iniziativa di Agribrianza, che pure allestirà Golosaria il clima natalizio mentre gli arredi di tutta la fiera, dall’area agorà degli show cooking e wine tasting, saranno a cura di Themalibero.
Ora, l’innovazione che va a braccetto con la Contemporaneità e che trae origine da una corretta interpretazione del concetto di tradizione, è sempre stato un punto di forza di Golosaria, in questi vent’anni.
