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Prandini al Forum: impegni da etichetta origine a bacini per acqua
(Agen Food) – Roma, 19 nov. – Dai decreti per prorogare l’obbligo di indicare l’origine in etichetta agli investimenti per non sprecare l’acqua ma anche battaglia in Europa sul nutriscore e stop alle speculazioni che sottopagano i prodotti agricoli: sono questi alcuni degli impegni ottenuti dalla Coldiretti al XIX Forum Internazionale dell’agroalimentare riassunti dall’intervento finale del presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
“Bene l’impegno del ministro Patuanelli e del Governo a dare continuitĂ all’indicazione dell’origine  sui prodotti delle principali filiere alimentari, ma ora – ha affermato Prandini – dobbiamo esportare il nostro modello che fa leva su distintivitĂ e trasparenza nell’Unione europea perchè anche i consumatori europei devono avere consapevolezza di quello che portano a tavola. Sul Nutriscore che boccia il meglio del Made in italy a tavola Prandini ha ricordato l’intenso lavoro svolto in silenzio da Coldiretti  per favorire la nascita della consapevolezza sui rischi di un’etichetttura ingannevole. Prandini ha anche denunciato le attuali criticitĂ per gli agricoltori ai quali non viene riconosciuta la giusta redditualitĂ con offerte low cost pagate sulla pelle degli agricoltori. Una forma di caporalato nei confronti delle imprese che – ha precisato ora possiamo combattere coj gli strumenti della nuova direttiva sulle pratiche sleali fortemente voluta dalla Coldiretti. Le nuove regole – ha aggiunto Prandini- ci aiuteranno a distribuire valore lungo la filiera. In primo piano il tema caro alla Coldiretti delle infrastrutture, a partire dall’acqua fino alla logistica. Â
Con il progetto della Coldiretti che grazie alla costruzione di una rete di nuovi bacini di accumulo renderĂ possibile raggiungere l’autosufficienza produttiva. La progettualitĂ annunciata dal Governo in questo settore – ha sottolineato Prandini – è importante perchè segna il passaggio da una visione del giorno dopo a una di lungo periodo. Investire sulle risorse idriche è una risposta per contrastare i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico. Sul fronte delle infrastrutture in primo piano anche la logistica con investimenti nella portualitĂ e retro porti. Il presidente ha ricordato il rapporto costruttivo creato con le Ferrovie dello Stato con la firma di un protocollo d’intesa ma anche l’impegno per realizzare hub come quelli nei porti di Ravenna, Genova e iniziative in corso a Gioia Tauro per far crescere il Sud. Prandini ha ribadito l’impegno forte sul fronte del fotovoltaico senza sottrarre suolo alla produzione alimentare di cui il Paese ha davvero bisogno. L’altra sfida Coldiretti è per lo sviluppo delle energie rinnovabili perchè biogas e biometano sono grandi opportunitĂ rappresentano delle grandi opportunitĂ , ma con una indicazione precisa a non consumare il suolo agricolo. Le rinnovabili rappresentano un ulteriore modello per sviluppare la ricerca e rendere le nostre imprese sempre piĂą competitive oltre che sostenibili ha affermato Pradini. Quanto alla transizione ecologica Prandini ha chiesto che le imprese siano accompagnate in questo percorso perchè un’accelerazione senza sostegno le metterebbe i n grande difficoltĂ con una esplosione dei costi di gestione. Prioritari restano poi i mercati esteri e mai come oggi siamo riusciti a creare con la Farnesina un confronto per accelerare l’accreditamento dei nostri prodotti sui mercati esteri per conquistare nuovi spazi perchĂ© non basta dire che siamo i primi della classe. Serve umiltĂ per conquistare i mercati internazionale e bisogna far leva sulla crescita delle nuove generazioni che sono aiutate anche da un percorso didattico- scolastico che assicura la padronanza delle lingue. Siamo consapevoli del ruolo che il settore agroalimentare Made in Italy è chiamato a svolgere e pronti alle sfide vitali che dobbiamo affrontare partendo dal presupposto – ha concluso Prandini – che non possiamo permetterci di sprecare un solo cent del Ricovery ma siamo convinti che come è accaduto con Expo 2015 il nostro Paese saprĂ farcela”.
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