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Intervista allo chef Emanuele Rengo: “Vi presento il progetto Vis à Vis”

(Agen Food) – Orvieto (TR), 31 mar. – di Rosalba Teodosio – Ambiente curato nei minimi dettagli, menu ricercato e particolare. A Orvieto abbiamo incontrato Chef Emanuele Rengo che ci ha raccontato il progetto Vis à Vis, nato insieme a Rea Picchiarati. Un viaggio alla scoperta del 100% vegetale, fra tradizione e innovazione nel fine dining.

Già il nome è tutto un programma: Vis à Vis – L’ALTrA CUCINA VEGETALE, in un gioco di alti e bassi lessicali. Ci racconta cosa vuole esprimere il nome che avete scelto? Qual è il vostro concept culinario?

Vis à Vis è il modo di approcciare i nostri ospiti: faccia a faccia, con onestà e coerenza. “L’ALTrA CUCINA VEGETALE” è il manifesto del nostro concept culinario. La nostra è una cucina che non vuole né fare il verso né sostituirsi a quella onnivora. Si prefigge, invece, di proporre altro, o meglio, tutto ciò che ci riserva il mondo vegetale trasformato da comparsa a protagonista di ricette esclusive e realizzate con cura estrema. Tutto sempre nel rispetto della materia prima, del ritmo delle stagioni e delle eccellenze dei territori. In tre parole: bello, buono e sostenibile.

Da cosa nasce il progetto?

Il progetto Vis à Vis nasce dal desiderio di concretizzare un sogno insieme. Come nel passaggio da innamoramento ad amore, anche nella nostra vicenda personale, dal trasporto travolgente all’impegno, ci siamo detti pronti ad un certo punto a realizzare un nostro concept. Un’idea di cucina che rispecchiasse i nostri valori, gli stessi che oggi muovono la nostra famiglia: passione e dedizione in testa. Così è nato Vis à Vis, centrato sul mondo vegetale e in grado di emozionare, all’interno di un ambiente avvolgente dove gli ospiti si possono sentire accolti e a proprio agio.

Chi sono Emanuele Rengo e Rea Picchiarati? Che incontro è stato il vostro incontro?

Emanuele è un cuoco con le mani in pasta: studioso della tradizione, ricercatore delle materie prime, sperimentatore di tecniche all’avanguardia, convinto che la cucina sia evoluzione, in grado di esaltare ogni ingrediente. Si occupa personalmente della creazione di ogni menù Vis à Vis, dell’acquisto di ogni materia prima e della realizzazione di ogni ricetta, dai lievitati ai dolci. Da Vis à Vis tutto è opera sua. Rea è eclettica, entusiasta, innamorata del bello. I dettagli per lei fanno la differenza, nulla è lasciato al caso sia che si tratti del ristorante che di un allestimento esterno: ovunque porta il suo tocco e lo stile Vis à Vis. La sua forza è la narrazione, attraverso il racconto di come nasce un piatto e delle materie prime impiegate in questo riesce a coinvolgere gli ospiti regalando loro un’esperienza, un viaggio di e nel gusto. Il nostro incontro? Potrà sembrare banale, ma è la verità: il classico colpo di fulmine. Ci siamo incontrati per una cena, uno in cucina e l’altra impegnata nell’allestimento della sala. Ci siamo conosciuti, abbiamo scambiato qualche parola e molti sguardi. Due mesi dopo avevamo rivoluzionato le nostre vite al solo scopo di stare insieme. Oggi eccoci qua, 7 anni dopo, marito e moglie, soci nella vita e nel lavoro.

La città come ha accolto il vostro “esperimento”? Qual è l’identikit del vostro cliente tipo?

Più che la città, dobbiamo parlare della nostra regione, dell’Umbria. In questi 7 anni tra pandemia ed esigenze personali abbiamo cambiato location, passando da home restaurant a ristorante, senza però snaturare il contenuto, mantenendo saldi i nostri principi e il format Vis à Vis. In verità in ogni luogo ci hanno accolto come “quelli strani”, passateci il termine. Del resto, come biasimarli: in una terra dove la cucina è tutta centrata sulla carne lanciarsi con il 100% vegetale ci ha resti certo dei “diversi”. Dall’altra parte però non avendo competitor diretti non siamo stati mai visti come rivali e questo ha permesso alla curiosità di fiorire il più delle volte. La stessa curiosità che ritroviamo nel nostro cliente tipo. Superato il timore iniziale vuole provare qualcosa di nuovo. Una volta fatta esperienza dei nostri piatti, scopre o riscopre antichi sapori e nuove consistenze. Ciò che più ci rende felici è la fidelizzazione perché la maggior parte di questi sperimentatori torna per assaggiare i nuovi menù ad ogni stagione e consiglia il nostro ristorante alle proprie conoscenze, facendoci la migliore pubblicità: quella diretta del passa parola.

In che senso “Oggi vogliamo approdare oltre la cucina”, come si legge nella presentazione del vostro progetto?

“Oltre la cucina”, la nostra cucina, come luogo fisico. Il nostro desiderio oggi è è portare il concept fuori dalla nostra cucina umbra, fare un giro d’Italia alla scoperta delle tipicità e delle eccellenze di ogni regione. Qui creare ricette e menù stagionali e del territorio da lasciare in dote ai ristoranti che ospiteranno le nostre cene evento. Questo è il futuro del Vis à Vis che abbiamo immaginato per evolverci e crescere ancora. In realtà “Oltre la cucina” era pronto a partire alla fine del 2019, poi purtroppo la pandemia lo ha messo in pausa. Non ci siamo certo fermati, ci siamo reinventati con delivery e asporto e sfruttato lo stop forzato per definirlo sempre più. Ora siamo pronti a rimetterci in gioco. Inizieremo nella splendida cornice della piazza di Numana, il 19 Aprile 2023, quando lo storico ristorante “da Franca” ospiterà il nostro “VEGetale d’aMARE”, un menù interamente dedicato alle eccellenze marchigiane con giochi di parole e di gusto ad opera di Emanuele.

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