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Natale e spreco alimentare: un fenomeno che cresce di anno in anno

(Agen Food) – Milano, 03 dic. – Il Natale è il momento delle tavole imbandite, dei piatti della tradizione e dei pranzi trascorsi all’insegna della convivialità. È però anche il periodo dell’anno in cui il rischio di sprecare cibo aumenta sensibilmente.
Secondo le stime, durante le festività il costo “invisibile” dello spreco alimentare può raggiungere i 90 euro per famiglia. Per vivere un Natale più attento, gustoso e sostenibile, Too Good To Go propone una guida antispreco ricca di consigli e suggerimenti pratici per celebrare le feste con un approccio davvero “spreco zero”.

Spreco alimentare: il costo nascosto del Natale che vale 90 euro a famiglia

Già nel 2023, un sondaggio condotto da Too Good To Go in collaborazione con YouGov mostrava come l’86% degli italiani dichiarasse di sprecare cibo durante le feste natalizie, con il 37% che affermava di gettarne via oltre un quarto rispetto a quanto acquistato.
Le analisi più recenti confermano che questo trend si mantiene anche nel 2024. Dal punto di vista economico, il periodo natalizio si distingue per una spesa rilevante: solo per il pranzo e il cenone del 25 dicembre le famiglie italiane spendono in media 108 euro[footnoteRef:1] e, secondo le stime di Ener2Crowd.com, il costo dello spreco alimentare durante le festività si aggira intorno ai 90 euro per nucleo familiare. Complessivamente, tra la Vigilia e Capodanno in Italia si sprecherebbero circa 575.000 tonnellate di cibo, per una perdita economica che supera i 9 miliardi di euro. [1: Fonte: Coldiretti/Ixe] 

Questi dati dimostrano come lo spreco alimentare nel periodo festivo rimanga un problema persistente, con impatti non solo economici, ma anche ambientali e sociali. La vera sfida è trasformare questa criticità in un’opportunità per adottare comportamenti più consapevoli e sostenibili, soprattutto nei momenti di festa.

“Questi dati ci ricordano che il cibo che finisce nella spazzatura non rappresenta solo una perdita economica per le famiglie, ma anche un danno per l’ambiente e per la società” commenta Mirco Cerisola, Country Director di Too Good To Go Italia. “Il cibo non è un ornamento da esporre a tavola e poi buttare: sprecarlo significa perdere valore, risorse e occasioni di condivisione. A Natale possiamo scegliere di evitare questo costo nascosto e celebrare con consapevolezza. La scelta è nelle nostre mani”.

La guida antispreco per un Natale a tavola più consapevole (e più creativo)

Too Good To Go invita a vivere le feste con attenzione e originalità. Dalla lista della spesa, alla pianificazione dei pasti, al riuso degli avanzi: ogni gesto può ridurre gli sprechi e valorizzare le risorse. 

Proprio per questo, il Natale è un’occasione per sperimentare nuove ricette, attuare comportamenti più attenti e reinventare tradizioni in chiave responsabile. In questo modo, il Natale diventa non solo attento, ma anche più divertente e sorprendente.

La spesa attenta

· La lista della spesa “a prova di occhi grandi” e attenzione alla sindrome del buon padrone di casa!
Prima di acquistare, controlla cosa hai già a disposizione: spesso qualche ingrediente dimenticato può rivelarsi prezioso per le ricette delle Feste. E fai attenzione alla sindrome del buon padrone di casa, quella sensazione che spinge a comprare più del necessario per paura di non fare bella figura. Acquista con misura, scegli il necessario: i tuoi ospiti apprezzeranno la cura, e il pianeta anche.

· Fai parlare il frigorifero
Organizza frigo e dispensa con ordine: ciò che scade prima va davanti. Basta un semplice spostamento per evitare sprechi ed evitare di comprare troppo cibo.

· Lascia spazio alla sorpresa (buona): salva cibo con Too Good To Go
Sulla app puoi acquistare a prezzo vantaggioso le Suprise Bag per preparare di negozi, panetterie, ristoranti e supermercati: cibo ancora buono, pronto per essere gustato, perfetto da portare in tavola anche a Natale, a prezzo vantaggioso. Un modo per coniugare gusto e risparmio, in un momento dell’anno già impattante in termini economici.

Re-inventare gli avanzi

Dolce riciclo con i dolci della tradizione
I dolci natalizi come panettone e pandoro risultano tra le specialità più sprecate durante le feste[footnoteRef:2], persino più di pane e antipasti. [2: Fonte: Ricerca Too Good To Go / YouGov, dicembre 2023] 

Per evitare sprechi, basta un po’ di creatività: il panettone avanzato può diventare un crumble, la base per un tiramisù alternativo o una colazione golosa. Il pandoro invece può diventare un french toast natalizio o ad esempio un ingrediente per un gustoso budino al cioccolato o un classico trifle inglese.

· Attenzione al pane

Un’attenzione in più va anche al pane: si stima che ogni persona ne sprechi in media un panino a settimana[footnoteRef:3]. Durante il periodo natalizio proviamo allora a ridurre leggermente le quantità acquistate: anche solo un panino in meno a testa può fare la differenza. [3: Fonte: Ricerca Too Good To Go / Appinio in occasione della Giornata Mondiale del Pane 2025. Maggiori info:https://www.toogoodtogo.com/it/press/giornata-mondiale-pane-25 ] 

E quello avanzato può avere nuova vita: si possono preparare gustose zuppe per i giorni successivi, oppure tostarlo e utilizzarlo per realizzare bruschette, crostini o canapè. Può anche diventare un ingrediente versatile per passatelli, canederli polpette o ripieni.

· “Scambio ricette” di famiglia
Chiedi ai nonni o agli amici: “E tu cosa fai con gli avanzi delle feste?”. Trasmettiamo la tradizione di riciclo culinario.

· Brodi e salse dal cuore della dispensa
Gambi, bucce e ritagli: non buttare nulla. Trasformali in brodo o vellutata. E il pane raffermo? Pappa al pomodoro o crostini.

Le buone abitudini del giorno dopo

· Il Cenone del Giorno Dopo
Organizza il “pranzo degli avanzi”: il giorno dopo il cenone (o il pranzo a seconda delle tradizioni), ogni invitato porta un piatto fatto con gli avanzi del giorno prima. Social, divertente e antispreco.

· Congelare è un superpotere
Avanzi di ragù, secondi o dolci? Taglia, porziona e congela per un’altra occasione: migliora la gestione e sorprende dopo le feste.

· Organizza una “dispensa aperta”
Hai prodotti in eccedenza? Mettili in una scatola da condividere con vicini, colleghi o gruppi locali solidali. Il regalo che non ti aspetti.

Fare i regali in modo consapevole e attento: le Box Dispensa natalizie di Too Good To Go

Per oltre un italiano su tre (36%)[footnoteRef:4], a Natale “regalo” fa rima con cibo e prodotti gastronomici. A confermarlo è un recente sondaggio condotto da Too Good To Go tra gli utenti della propria community, dove il 74% afferma che è solito regalare cibo a Natale, spesso prodotti tipici regionali (22%) o con cesti natalizi con prodotti tipici per le festività (19%)[footnoteRef:5]. [4: Fonte: Ricerca Swg per Centromarca, 2024] [5: Fonte: Sondaggio interno Too Good To Go] 

Questa tendenza è accompagnata però da una necessità per gli italiani di contenere le spese per i regali: un terzo dei rispondenti al sondaggio ha infatti affermato che la spesa media per regalo a persona è tra i 10 e i 20€, mentre il 36% ha come budget tra i 20 e i 50€.

Per chi desidera un regalo a tema food, sfizioso e attento al budget, le Box Dispensa natalizie di Too Good To Go sono un’idea originale e davvero imperdibile.

All’interno delle Box Dispensa natalizie si trovano una selezione di prodotti confezionati e a lunga conservazione dei migliori brand italiani e internazionali – tra cui Damman Frères, Domori, Lindt, Venchi e molti altri – salvati dallo spreco, ancora perfettamente buoni e pronti da gustare. Ogni box è curata da Too Good To Go e consegnata direttamente a casa a un prezzo davvero vantaggioso che permette di risparmiare almeno la metà rispetto al valore originale.

“Anche a Natale possiamo fare scelte che fanno bene, senza rinunciare al gusto e alla tradizione. Le Box Dispensa natalizie vogliono essere un invito a riscoprire la bellezza della condivisione e il valore del cibo” conclude Mirco Cerisola.

Redazione Agenfood

Agen Food è la nuova agenzia di stampa, formata da professionisti nel campo dell’informazione e della comunicazione, incentrata esclusivamente su temi relativi al food, all’industria agroalimentare e al suo indotto, all’enogastronomia e al connesso mondo del turismo.

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