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Etna Bianco Arrigo di Cusumano: miglior vino bianco d’Italia 2026
(Agen Food) – Milano, 24 ott. – Laurea a pieni voti per Alta Mora Etna Bianco DOC Arrigo 2022 di Cusumano, tra i più apprezzati produttori di vino a livello nazionale e internazionale, che è stato premiato come “Miglior vino bianco” con una votazione di 110 cum laude, la massima possibile riservata a una ristretta selezione di vini d’eccellenza assoluta, da Le Guide dell’Espresso 2026, giunta alla sua 46a edizione. Sono infatti solo sette le cantine in Italia che hanno raggiunto il livello massimo: il già citato Cusumano con Alta Mora Etna Bianco DOC Arrigo (Sicilia), poi Castello di Ama (Toscana), Elvio Cogno (Piemonte), Ferrari Trento (Trentino AA), Giovanni Rosso (Piemonte), Podere Forte (Toscana) e Tenuta Sette Ponti (Toscana).
“Un vino frutto delle migliori uve di Carricante coltivate nella contrada Arrigo, da cui prende il nome, sul versante nord dell’Etna – spiega Diego Cusumano, vignaiolo e titolare, con il fratello Alberto, dell’omonima cantina siciliana – La freschezza dei terreni concede la piena maturazione del Carricante senza snaturarne i profumi, esaltando il carattere e la complessità di questo vitigno autoctono vulcanico.”

Un Carricante di bassa montagna capace di dialogare in maniera sorprendente con il tempo restituendo una collocazione di bellezza disarmante. Così Luca Gardini, critico enologico, campione del mondo dei sommelier e curatore de La Guida ai 1000 Vini d’Italia de L’Espresso ha motivato e assegnato il premio nonché il massimo punteggio destinato alle etichette che rappresentano l’apice della produzione vitivinicola italiana ad Alta Mora Etna Bianco DOC Arrigo 2022.
L’ultimo nato Cusumano, prodotto in appena 3.899 bottiglie, vede la luce in un territorio a 610 metri d’altezza, in suolo antico, ricco di sostanza organica, fatto di sabbie vulcaniche e pietre laviche risalenti a una colata del 1180, dove incontra da un lato l’aria di montagna dell’Etna e dall’altro la brezza del mare che proviene da Taormina. Le forti escursioni termiche tra giorno e notte favoriscono così una maturazione lenta, che preserva freschezza e sapidità. L’affinazione avviene poi in una cantina progettata secondo la moderna architettura ipogea, termoregolata dalla roccia lavica e al riparo dalla luce e sbalzi termici.
“La contrada Arrigo è un luogo senza eguali in Italia e nel mondo – sottolinea Diego Cusumano – e l’Alta Mora Etna Bianco DOC Arrigo 2022 conferma questa identità irripetibile fatta di contrasti. Questo riconoscimento ci ripaga del tanto lavoro che riserviamo alla produzione dei vini Alta Mora, così come per ogni nostra etichetta. A ognuna dedichiamo cinquemila ore di lavoro: dalla cura delle piante alla selezione dei grappoli, dalla raccolta fino alla cantina. Ma questo è il tempo necessario per garantire che ogni acino arrivi integro, per vinificarlo e accompagnarlo fino all’affinamento”.
