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Consorzio Vini Colline Teramane racconta un Abruzzo speciale

  • Redazione Agenfood
  • BEVANDE, NL

(Agen Food) – Roma, 07 giu. – di Olga Iembo – Un Consorzio “piccolo”, con un grande proposito, e con un gigantesco traguardo all’orizzonte. E’ il Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane che compie vent’anni con tutta la grinta e la verve di chi punta dritto all’obiettivo, godendosi la strada necessaria ad arrivarci. Il Consorzio, presieduto oggi da Enrico Cerulli Irelli, al secondo mandato, in carica dal 2018, è nato nel 2003 per tutelare, valorizzare e promuovere la prima denominazione di origine controllata e garantita della regione Abruzzo, “Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg”.

Ma il vino, si sa, racconta storia e fisionomia di un territorio, e allora il fine ultimo è rilanciare un Abruzzo speciale, racchiuso tra il massiccio del Gran Sasso e il mare Adriatico. Un luogo che incanta per la varietà dell’ecosistema, dove l’uomo c’è, ma discretamente e rispettosamente, in equilibrio costante con la natura che ne domina una grande parte; dove le colline sono una distesa di vigne e uliveti, ordinati e sistemati come giardini, interrotti da campi coltivati, boschi, borghi, abbazie e monumenti di grande profondità storica e culturale. In questo territorio si è creato un legame stretto tra uomo, ambiente e uva Montepulciano, che ha dato vita a vini unici.

Le Colline Teramane rappresentano una porzione d’Abruzzo a grande vocazione vitivinicola, che emerge prepotente dalla storia e dalle tradizioni di queste terre che regalano vini profondi e sontuosi, di grande identità, immediatezza, eleganza, alcuni dei quali sono stati presentati ieri, presso lo Spazio Niko Romito, nella tappa romana di un tour che ha portato il Consorzio a presentarsi anche a Milano e Torino. In degustazione bottiglie di Annate dal 2016 al 2021, tutte fortemente caratterizzate dai diversi andamenti climatici ma, ciascuna a proprio modo, da un’elevata qualità.

“Ma attenzione – ha voluto rimarcare il Presidente del Consorzio, Enrico Cerulli Irelli – ogni vino è diverso. Il vino è tanto diversificato e racconta storie diverse e diversi modi di gestire la terra. Il vino racconta identità di territori che in esso si rispecchiano”.

E tanti sono gli attori di questo Consorzio che, con 37 produttori, rappresenta circa il 90% delle aziende del settore della provincia di Teramo, così da coprire la zona di produzione dei vini a denominazione di origine controllata e garantita “Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo” che rientra nei comuni di: Ancarano, Atri, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Nereto, Notaresco, Penna Sant’Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo, Tortoreto, interamente compresi nella provincia di Teramo, la più settentrionale d’Abruzzo.
Attualmente la denominazione Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg si estende su una superficie totale di 172 ettari con una produzione annua di circa 600 mila bottiglie. Gli ultimi dati ufficiali disponibili fotografano un aumento del mercato interno a cui è destinato circa il 60% della produzione e il 40% restante all’estero, principalmente negli Stati Uniti – ma dalla riapertura dei mercati esteri sembra che le percentuali si stiano invertendo -.

Del resto, l’esigenza di definire la peculiarità dei vini delle Colline Teramane è nata proprio dalla volontà di affermazione dei produttori teramani sui mercati internazionali. Di qui la richiesta di riconoscimento come sottozona, ottenuta nel 1995 e come denominazione indipendente ottenuta nel 2003, la prima DOCG d’Abruzzo. “La scelta di perseguire l’obiettivo della qualità a scapito di produzioni massive, il coraggio di imporsi regole di lavoro severe uniti da un disciplinare fra i più rigorosi d’Italia, lo sforzo di costruire insieme una casa comune per promuovere tutti nell’interesse di ciascuno, sono solo alcuni segni esteriori di quello spirito che oggi caratterizza i produttori delle Colline Teramane” ha detto ancora il presidente Cerulli Irelli, spiegando che “il prossimo obiettivo, adesso, è creare insieme al Consorzio vini d’Abruzzo, estremamente più grande, un unico soggetto che racconti tutti i vini della regione, compresi quelli di Colline Teramane. Una ‘casa’ ancora più grande dove ciascuna Denominazione avrà un posto in consiglio d’amministrazione, e potrà lavorare in sinergia per il successo comune”. Un sogno impossibile? Tutt’altro: al progetto si lavora già da tempo anche con il coinvolgimento del Ministero, e si “vocifera” che potrebbe vedere la luce di qui a un anno.

Tipologie
Giovane e Riserva. Per il Giovane, il vino deve essere sottoposto ad un periodo minimo di invecchiamento obbligatorio di un anno, di cui almeno due mesi di affinamento in bottiglia. Il periodo di invecchiamento decorre dal 1° novembre dell’annata di produzione delle uve. Nella versione Riserva il vino è sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno tre anni, di cui almeno un anno in botti di legno ed almeno due mesi di affinamento in bottiglia.

Caratteristiche
Il forte carattere dell’uva Montepulciano traccia indicatori distintivi facilmente rilevabili che definiscono lo “stile Colline Teramane”: il rosso rubino in tutte le sue sfumature dai toni purpurei violacei in gioventù che volgono al granato dopo alcuni anni; il caratteristico profumo di frutti rossi piccoli e turgidi nei vini che nascono più vicino al mare, diventano polposi ed intensi verso la montagna; intensità ed etereità sono le note comuni con richiamo alla radice di liquirizia nel finale.
Il gusto è secco, complesso, armonico, e soprattutto fresco e sapido, di rimandi salmastri marini sulla costa e con spiccate mineralità saline avvicinandosi all’Appennino; ritornano frutti rossi arricchiti di naturale speziatura e tostatura.

Il Consorzio valorizza e tutela altre due denominazioni: Controguerra DOC, che prevede al suo interno la presenza di alcuni vitigni internazionali e Colli Aprutini IGT.

Redazione Agenfood

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