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Tra i sacchetti di carta e il profumo del sole: viaggio nella terra della Pesca di Leonforte IGP
(Agen Food) – Leonforte (En), 24 ott. – di Giordana Oddi – C’è un momento, tra i filari di Leonforte, in cui l’aria sa di zucchero e di carta pergamena. È qui che nasce la magia della Pesca di Leonforte IGP: un frutto tardivo, dorato, che cresce nascosto, protetto dal vento e dagli insetti dentro un piccolo sacchetto. Una cura antica, nata negli anni Settanta e divenuta oggi il simbolo di una Sicilia che sa innovare restando fedele alle sue radici.
Nelle campagne dell’Ennese, dove la luce ha una sua intensità precisa e le colline respirano lente, ogni pesca è un atto d’amore. Ogni frutto matura in silenzio, protetto come un segreto, sospeso tra la terra e il cielo.

Dal 21 al 23 ottobre, giornalisti e operatori del settore agroalimentare hanno camminato tra questi filari durante il press tour organizzato dal Consorzio di Tutela della Pesca di Leonforte IGP. Tre giorni per scoprire, toccare, assaggiare un prodotto che racchiude un’intera filosofia: quella di un’agricoltura paziente, rispettosa, orgogliosa delle proprie origini.
Le visite ai pescheti, le degustazioni e gli incontri con i produttori hanno mostrato una filiera che vive ancora di gesti antichi: la raccolta manuale, la selezione accurata, il confezionamento realizzato nello stesso areale di produzione. Tutto accade qui, nel cuore della Sicilia, per preservare la freschezza, l’integrità e l’anima del frutto.

La Pesca di Leonforte non è una semplice varietà: è un modo di intendere il tempo.
Fiorisce in primavera, quando i campi si tingono di rosa, e giunge a maturazione solo a fine estate. È tardiva (tra agosto e novembre), come chi non ha fretta di mostrarsi ma sa che la bellezza arriva quando il sole è più dolce. Il suo insacchettamento è un rito che unisce tecnologia e poesia: migliaia di mani avvolgono ogni piccolo frutto in un involucro di carta che lo protegge, lasciando filtrare appena la luce. Il risultato è una pesca vellutata, dai toni caldi, dal profumo intenso, con una polpa che racconta il paesaggio da cui proviene.
«La nostra è una delle poche realtà che porta vera ricchezza nel nostro entroterra», ha spiegato Domenico Di Stefano, presidente del Consorzio della Pesca di Leonforte IGP. «La speranza è quella di aumentare sempre di più il numero di chi crede in questa realtà. Oggi la produzione coinvolge i comuni di Agira, Leonforte, Assoro, Calascibetta e Enna. Guardando al futuro, sono ottimista: negli ultimi dieci anni, grazie all’impegno del consorzio e dei produttori, abbiamo gettato basi solide, ma c’è ancora molto da fare. La stagione 2025 segna già una crescita del 30% rispetto all’anno precedente e, per la prima volta, la nostra pesca, anche in versione candita e sciroppata, volerà negli Stati Uniti».

Rita Serafini, consulente per la tutela dei prodotti DOP e IGP, ha aggiunto: «Il consorzio della Pesca di Leonforte IGP celebra il primo triennio dal riconoscimento ministeriale, con il recente decreto di rinnovo. In questi anni abbiamo svolto intense attività di promozione e valorizzazione: il valore della pesca sul mercato è aumentato, e viviamo questo primo “compleanno” con grande orgoglio. Guardiamo al futuro con entusiasmo e fiducia: vogliamo ampliare la presenza sul mercato dei trasformati, un passo che ci permetterà di superare la stagionalità del prodotto e di presentarlo alle fiere più importanti del mondo».
In quest’ottica si inserisce la collaborazione con Fiasconaro, che valorizza la Pesca di Leonforte IGP anche nei prodotti trasformati. Grazie all’esperienza della pasticceria siciliana, il frutto diventa ingrediente di colombe e canditi artigianali, capaci di preservare gusto e qualità tutto l’anno e di presentarsi sui mercati internazionali come ambasciatore dell’autenticità siciliana.
Una conquista che sa di orgoglio e di futuro: un frutto nato per proteggersi sotto la carta che ora attraversa gli oceani, portando con sé il sapore del Mediterraneo. Dopo la Germania e la Spagna, anche l’America scoprirà questa dolcezza che nasce da un equilibrio perfetto tra natura e cultura.

Ma dietro ogni dato e riconoscimento resta qualcosa che non si misura: il silenzio dei campi, il fruscio dei sacchetti mossi dal vento, il colore delle colline al tramonto. La Pesca di Leonforte IGP è un simbolo di resistenza e di delicatezza, di lavoro quotidiano e orgoglio collettivo.
In un’epoca in cui la velocità sembra dominare tutto, questo frutto ci ricorda la bellezza dell’attesa. Cresce lentamente, si fa desiderare, e quando finalmente arriva sulla tavola, racchiude in sé il sole, la carta e la mano che l’ha raccolta.
Mangiarla è un gesto che parla di territorio e di tempo. È assaporare la pazienza di un popolo che ha saputo trasformare una necessità, quella di proteggere i frutti senza chimica, in un tratto identitario. È il gusto della Sicilia più autentica: quella che si rinnova ogni anno, nascosta dentro un sacchetto di carta, pronta a sorprendere chi comprende che la vera dolcezza nasce dalla pazienza e dalla cura.
