(Agen Food) - Roma 29 ott. - Ad oggi i dipendenti cercano ambienti di lavoro…
Le nuove merendine sono sempre più bilanciate dal punto di vista nutrizionale.
(Agen Food) Roma 19 Mag. – L’industria dolciaria investe in media in innovazione di prodotto circa 20 milioni di euro l’anno, pari al 2% del proprio fatturato, e sforna dalle otto alle dieci nuove merendine. “Tutto ciò di fronte a più del doppio delle ricette ideate e spesso dopo un lavoro di ricerca e sviluppo che può durare da uno a cinque anni e in alcuni casi arrivare anche a dieci”, spiega Mario Piccialuti, direttore generale Unione Italiana Food, associazione di aziende del food come Barilla, Ferrero e Bauli.
Le merendine che troviamo nei supermercati sono sempre più ricche di frutta, cereali, semi e farine integrali. La nuova tendenza è infatti renderle sempre più bilanciate dal punto di vista nutrizionale(“rich in”). Così, accanto a quelle con anche 40 anni di storia come la Brios, il Buondì e le Crostatine, sono tante quelle nuove di zecca che fanno la loro comparsa sullo scaffale.
Il mercato vuole che gli alimenti siano salutari e bilanciati, tanto che quelli con dicitura ‘integrale’ nel 2019 sono cresciuti del +4,3%, mentre quelli con dicitura ‘ricchi di fibre’ sono aumentati del +6,3%, secondo i dati dell’Osservatorio Immagino della società di ricerca Nielsen 2020. Dati che non sono passati inosservati. E che hanno fatto sì che per il prossimo futuro, l’industria dolciaria italiana prosegua sulla strada del miglioramento nutrizionale di questi alimenti. “Ricordiamo come negli ultimi dieci anni – conclude il direttore generale dell’Unione Italiana Food – per andare incontro a un consumatore sempre più attento il settore dolciario abbia già ridotto il quantitativo degli zuccheri nelle merendine (-30%), dei grassi saturi (-20%) e delle calorie totali (-21%)”.
