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42° Premio Masi: la cerimonia nel cuore della Valpolicella

(Agen Food) – Gargagnago di Valpolicella (VR), 30 ott. – Premiati alla Pieve di San Giorgio in Valpolicella gli interpreti del tema “Radici e Prospettive” approfondito nel corso del 42° Premio Masi: il Premio Masi Civiltà Veneta al lessicografo Mario Cannella, al “Nobel dell’acqua” Andrea Rinaldo e a Stevanato Group, storica azienda veneziana produttrice leader di contenitori di vetro per medicinali; il Premio Internazionale Masi Civiltà del Vino agli autori di manga giapponesi Yuko e Shin Kibayashi; il Premio Internazionale Grosso d’Oro Veneziano alla regista iraniana Rakhshan Banietemad.

Dopo la firma della storica botte di Amarone nelle cantine Masi i vincitori del premio, accompagnati dalla Presidente di Fondazione Isabella Bossi Fedrigotti, dal Vicepresidente Sandro Boscaini e dal Segretario Marco Vigevani, si sono recati nel borgo di San Giorgio per la cerimonia ufficiale nell’omonima pieve romano-barbarica (VII sec.) che domina un paesaggio fatto di vigne terrazzate fino al Lago di Garda. In questa splendida cornice architettonica si è svolto l’interessante dibattito, trasmesso anche in streaming, moderato dal giornalista di Radio 24 Alessandro Milan, che ha guidato i premiati in una conversazione su argomenti di estrema attualità, tra cui le cause dei conflitti globali, i diritti civili delle donne, le guerre in corso, fino alle fondamentali questioni legate all’accesso all’acqua e alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Ma anche la salute, il post pandemia e la necessaria prevenzione. Infine i mutamenti che negli ultimi anni hanno reso fondamentale una revisione prospettica in vari ambiti, compreso il linguaggio.

Temi che sono stati perfettamente rappresentati dai premiati di questa quarantaduesima edizione. A fare gli onori di casa Sandro Boscaini, che ha ricordato: “Quest’anno il premio ha una forte matrice internazionale: siamo andati fino in Persia e in Giappone per trovare dei premiati d’eccellenza e, per il Premio Civiltà Veneta, abbiamo dei veri ‘campioni di legame con le radici’, che hanno al contempo saputo portare la propria opera nel mondo”.

Sono seguiti i saluti istituzionali del Sindaco di Verona Damiano Tommasi, presente alla cerimonia: “E’ un onore essere qui a rappresentare la città, valorizzata dalle eccellenze presenti oggi. Il tema di quest’anno mi ha fatto riflettere sull’importanza delle nostre radici e del coraggio di creare prospettive future”.

È intervenuto anche Roberto Zorzi, Sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella: “Da anni il Premio Masi convoglia nella nostra splendida Pieve personalità di prestigio internazionale, che hanno dimostrato competenze encomiabili. È anche grazie al contributo della Fondazione e della cantina Masi che il nostro territorio è oggi riconosciuto in tutto il mondo”.

Anche il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ha voluto sottolineare il valore culturale del Premio con un messaggio di saluto alla Presidenza della Fondazione: “Il Premio, che quest’anno ha come tema conduttore “Radici e prospettive”, dimostra la lungimiranza con cui Masi e la famiglia Boscaini hanno saputo credere in questo progetto di valorizzazione culturale. La cultura e l’impresa non sono, infatti, due mondi così lontani e separati, anzi si compenetrano e si arricchiscono a vicenda, creando una forte connessione che consente di far crescere un territorio che si distingue anche per una “cultura d’impresa” fatta di valori, di eccellenze, di amore per la terra e per ciò che produce con il duro lavoro, il vino. È, quindi, importante il legame che abbiamo con le nostre radici, perché definiscono una comunità e la sua identità, che rimane tale anche nel tempo e pone solide basi per il futuro”.

I saluti istituzionali sono stati chiusi da Isabella Bossi Fedrigotti che ha ribadito come: “Dire ‘Radici e Prospettive’ equivale a dire ‘Tradizione e Innovazione’. Sono termini in contraddizione, ma è proprio questa che ci permette di crescere. Lo sa bene il Gruppo Masi, perché è nel suo Dna, e anche i nostri premiati rispondono bene a questo binomio”. Alessandro Milan ha aperto il dibattito presentando al pubblico tutti i premiati di questa edizione, elogiandoli come personalità “profondamente attuali”.

Dalla regista iraniana Rakhshan Banietemad una dedica speciale per il riconoscimento: “Ringrazio il consiglio di Fondazione e i giurati. Sono onorata di ricevere il Premio Masi per la mia opera omnia di regista. Questo premio appartiene a coloro, in primis donne, la cui vita è stata fonte d’ispirazione per le mie opere. Affiderò questo premio al Museo del Cinema iraniano, in onore e in memoria del maestro del cinema iraniano Dariush Mehrjui, violentemente ucciso proprio pochi giorni fa”.

La cerimonia è proseguita con la consegna dei Premi. Si sono poi aggiunti due riconoscimenti speciali della famiglia Boscaini consegnati dal Prefetto di Verona Demetrio Martino. A riceverli due collaboratori che nel tempo hanno contribuito al successo dei vini delle Venezie nel mondo.

Redazione Agenfood

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