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Etichettatura carni, Lollobrigida: puntiamo su trasparenza
(Agen Food) – Roma, 10 mag. – Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, è intervenuto oggi al Question Time al Senato della Repubblica rispondendo a diverse interrogazioni. Una riguardava l’etichettatura trasparente delle carni in relazione alle condizioni di trattamento degli animali.
“Per noi – ha esordito il ministro – tutto ciò che è trasparente serve, da una parte ad informare le persone che acquistano e consumano ma dall’altra a valorizzare il grande lavoro di qualità che fanno in Italia i nostri produttori. Parliamo di trasformatori che hanno la capacità di rendere più sicuri e qualitativamente più elevati i loro prodotti. E’ per questo che la trasparenza può servire ad aumentarne, ancor di più, il valore sul mercato nazionale e internazionale. Noi riteniamo sia fondamentale per il cittadino essere nella condizione di poter compiere scelte informate su ciò che consuma e creare, quindi, un approccio nuovo che porti alla riduzione degli sprechi e alla valorizzazione dei prodotti di qualità. A dicembre 2023 congiuntamente al ministero della Salute e al ministero delle Imprese e del Made in Italy abbiamo disposto la proroga per tutto il 2024 del regime sperimentale dell’etichettatura trasparente che impone di indicare l’origine delle carni suine trasformate, così come l’origine delle materie prime per la pasta, il riso, il pomodoro, il latte e prodotti lattiero-caseari. Voglio ricordare in proposito anche i quattro decreti adottati nel mese di aprile del 2023 con i quali è stata imposta l’indicazione chiara in etichetta della presenza di farine di insetti nella preparazione di prodotti alimentari, con ulteriore previsione normativa della collocazione di tali prodotti in scaffali separati all’interno degli esercizi commerciali”.
“Per questa ragione – ha aggiunto Lollobrigida – noi contrastiamo qualsiasi tipo di etichetta condizionante non informativa, non lo facciamo da oggi e non lo facciamo da soli. È per questa ragione, inoltre, che il Governo Meloni si oppone al sistema di etichettatura nutrizionale Nutriscore, basato su una logica di condizionamento delle scelte e non di informazione, proponendo un sistema nazionale come il ‘Nutrinform Battery’ capace di fornire informazioni esaustive sugli alimenti, senza condizionamenti di alcun tipo. Il Sistema di qualità nazionale zootecnia (SQNZ), insieme al Sistema di Qualità Nazionale (SQBNA insieme al Sistema di Qualità Nazionale (SQBNA), dedicato al tema specifico del benessere animale, rivestono sicuramente in quest’ottica un ruolo significativo. Siamo riusciti in questo modo ad avviare un processo di transizione verso un modello allevatoriale ancor più sostenibile, assicurando la valorizzazione delle produzioni territoriali ed una corretta informazione al cittadino”.
“Si tratta però di un processo virtuoso – ha argomentato – che è su base volontaria e che intendiamo sostenere in ogni modo dando la possibilità di verificare, specie sulla filiera delle carne, uso abuso di prodotti come gli antibiotici. Questi sistemi saranno sempre più interconnessi grazie all’impegno che abbiamo fissato nella disciplina a livello europeo. Per noi è importante lavorare in questo senso con la massima trasparenza possibile. Gli acquirenti è giusto conoscano il percorso che fanno le merci e gli animali che hanno un valore ancora più rilevante essendo soggetti senzienti e quindi capaci di provare sofferenza nel momento in cui vengono trasformati in condizioni non idonee”.
Quanto alla prossimità territoriale, il ministro ha concluso: “E’ ovvio che questo sia vantaggioso da due punti di vista: uno è quello della sofferenza degli animali e l’altra sono le emissioni nell’atmosfera dei mezzi di trasporto”.