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Thanksgiving: tacchino Passione Italiana, 4 kg a testa da Wilpollo

  • Redazione Agenfood
  • FOCUS, NL

(Agen Food) – Roma, 27 nov. – Tacchino, famiglia, gratitudine: torna il 28 novembre il Thanksgiving Day o “Giorno del Ringraziamento”, festa a stelle e strisce per eccellenza che, l’ultimo giovedì del mese, apre la stagione del Natale e vede il tacchino ripieno protagonista indiscusso della tavola. La giornata prevede non solo celebrazioni tradizionali in ricordo dei Padri Pellegrini a Plymouth nel 1621 per ringraziare del primo raccolto. Il 45% degli americani ai festeggiamenti classici preferirà infatti il “Friendsgiving”, l’alternativa per chi non riesce a tornare a casa. Il menù in questo caso è rigorosamente “potluck”, dove ognuno porta una pietanza ispirata ai piatti tradizionali, in primis il classico tacchino abbinato agli inseparabili contorni (salsa ai mirtilli, salsa gravy o purè di patate). 

Grazie alle sue origini europee, la ricorrenza è diventata una realtà anche in Italia, al pari di Halloween e Black Friday, con eventi e celebrazioni in tutto lo Stivale. Quella per il tacchino è, infatti, una passione anche italiana: con un consumo pro capite di 3,99 kg, nel 2023 la carne di tacchino è stata la seconda carne bianca più consumata dopo il pollo, posto sul podio riconfermato anche nel primo semestre del 2024.Accanto al tacchino, piatti a base di mirtilli, arance e sciroppo d’acero per la salsa gravy, e ancora pane di mais (Cornbread), patate dolci, fagiolini, pannocchie da arrostire, zucca e noci pecan – ingredienti perfetti per le pies – e sidro di mele per accompagnare il ricco pasto. E sono proprio i sides a fare da star della tavola. Secondo l’indagine State of the Sides 2024, infatti, le pietanze più apprezzate quest’anno sono il ripieno del tacchino e le salse

Attorno alla festività, poi molte le curiosità: dalla parata simbolo di Macy’s, tradizionale parata a New York – (che quest’anno sfila con 17 palloncini giganti, 22 carri allegorici, 15 gonfiabili tradizionali, 11 bande musicali, 700 clown e 10 gruppi di artisti oltre a pop star come Kylie Minogue) – al “Jingle bells”, il brano composto proprio per il Giorno del Ringraziamento da James Pierpoint; dalle radici cristiane fino all’origine “femminiledella festività, voluta dalla scrittrice e attivista Sarah Josepha Hale già dal 1846, anticipando di gran lunga l’ufficializzazione da Abramo Lincoln, avvenuta solo nel 1863.

E in Italia come si festeggerà? Anche se nel Belpaese non c’è una vera e propria tradizione, per chi non ama (o non ha voglia) di cucinare, tra proposte gourmet e classiche, c’è ampia scelta. A Roma c’è il menu speciale del Rome Cavalieri Hilton con il tacchino fumé, farro con mele, noci pecan e salsa di mirtilli rossi, del ViVi  Bistrot – Le Serre e a ViVi – Piazza Navona, ma anche il take away della Bakery House. L’Hotel Husslerpropone poi, oltre la versione classica, anche le polpette di tacchino al sugo con uvetta e pinoli, una rivisitazione del piatto in chiave italiana ideale per i palati più scettici. 

A Milano Erba Bruscaorganizza il tradizionale Thanksgiving con un tacchino ripieno di prugne secche, salvia e salsiccia, e immancabile l’evento al Mercato Centrale da Joe’s American. A Firenze tappe obbligatorie sono lHard Rock Cafè, con la sua musica live e The Place con un menu di quattro portate con contaminazioni della cucina tradizionale toscana. A Napoli, Birdy The Bakery organizza nella location storica di Palazzo San Teodoro una cena con tacchino tradizionale farcito con pane, carne, castagne e riso. E per i turkey lovers in viaggio per l’Italia, in uno degli oltre 15 ristoranti di Hamerica’s sparsi per lo Stivale, da addentare il loro “Thanksgiving Sandwich” accompagnato dal classico purè di patate e salsa gravy e salsa ai mirtilli.  

Con un consumo pro capite di 3,99 kg, nel 2023 la carne di tacchino è stata la seconda carne bianca più consumata dopo il pollo. Da una filiera 100% italiana, la carne di tacchino è un perfetto alleato per la salute e il benessere fisico ad ogni età (bambini, adulti e anziani) e per qualsiasi stile di vita, sportivi compresi, nell’ambito di un regime alimentare e di uno stile di vita equilibrati. Le carni bianche, come quelle di tacchino, contengono quantità rilevanti di grassi polinsaturi essenziali, come gli omega-6 e omega-3. Sono, inoltre, fonte di vitamine come quelle del gruppo B e niacina, e forniscono buone quantità di ferro e minerali, come lo zinco. Rispetto al contenuto in proteine, le carni di pollo e tacchino hanno valori del tutto simili a quelli delle altre carni: 100 g di petto di pollo e fesa di tacchino ne contengono circa 23-24 gr, coprendo circa il 40% della quantità totale di proteine raccomandate giornalmente per un adulto. Le carni bianche sono tenere, nutrienti e digeribili grazie alla ridotta presenza di tessuto connettivo ed il diametro ridotto delle sue fibre

LE 10 CURIOSITÀ CHE GLI ITALIANI NON SANNO DEL THANKSGIVING DAY

  1. È UNA FESTA NATA COME CRISTIANA

La «Giornata del ringraziamento», destinata a render grazie a Dio per i doni della terra e della provvidenza, ha lontane origini nelle tradizioni religiose del nostro popolo ed è tradizionalmente celebrata nella seconda domenica di novembre. Nel 1974 la presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in una lettera ha invitato a celebrare in tutte le diocesi di Italia la «Giornata del ringraziamento» sottolineando la necessità di “richiamare gli uomini alla lode di Dio, datore di ogni bene, alla valorizzazione e alla giusta distribuzione dei doni della terra, al rispetto dell’ambiente naturale e alla solidarietà con quelli che lavorano”. 

  1. IL PRIMO THANKSGIVING

Questa storica tradizione risale a una celebrazione avvenuta nel 1621 e documentata due anni dopo da William Bradford, allora governatore della Colonia fondata dai Padri Pellegrini provenienti dall’Inghilterra, a Plymouth, nel Massachusetts. L’usanza di mangiare il tacchino si deve a quel primo menù, composto da pietanze che sarebbero diventate tradizione per le feste a stelle e strisce. Oltre al tacchino, il primo menù era composto da zucca, altri carni bianche, carne di cervo, ostriche, molluschi, cereali.

  1. IL TACCHINO È AMERICANO

Il tacchino è americano. Furono gli Aztechi a portare in dono il tacchino agli spagnoli. Da lì la diffusione della specie in Europa. L’americanissimo tacchino è stato poi “reimportato” oltre un secolo dopo in Massachusetts dai Padri Pellegrini.

  1. I PRESIDENTI E IL TURKEY PARDON 

Il primo a indicare la data del 26 novembre come giorno del Ringraziamento fu George Washington con un documento del 3 ottobre 1789. Ma non era allora ancora una tradizione annuale. La giornata del Ringraziamento fu ufficialmente proclamata come festività nel 1863 dal presidente Lincoln. Alla tradizione si aggiunge, dagli anni Ottanta, con Ronald Reagan (ma già anticipata da Abraham Lincoln) anche il Turkey Pardon: due tacchini, con nomi spesso divertenti e a tema, vengono portati alla Casa Bianca. Solo uno di loro riceve la grazia. 

  1. INVENTATO DA UNA DONNA

A sostenere l’idea di istituire la Giornata fu la scrittrice Sarah Josepha Hale, secondo la quale la festa avrebbe rafforzato lo spirito di unione della popolazione dopo una guerra fratricida. Per questo si impegnò fin dal 1846 a convincere i presidenti USA a rendere nazionale questa festività fino ad allora celebrata esclusivamente nel New England. In quattro, prima di Lincoln, non prestarono ascolto alle sue argomentazioni: Zachary Taylor, Millard Fillmore, Franklin Pierce e James Buchanan.

  1. PARATA DI MACY’S E FOOTBALL AMERICANO

Tra gli eventi più attesi e legati al Giorno del Ringraziamento in America c’è la Parata di Macy’s, una sfilata di pupazzi gonfiabili organizzata a New York dall’omonimo grande magazzino. Un evento che attrae milioni di visitatori e si tiene su un percorso di 4 km tra i grattacieli di Manhattan. Sembra che chiunque possa avere una buona visuale della parata da Central Park West, dalla Columbus Circle e poi lungo tutta la 6th Avenue dalla 59th alla 38th Street. Inoltre, non può esistere Thanksgiving senza Football americano! Sembra infatti che un’altra usanza rituale sia quella di guardare in tv la partita dopo il pranzo in famiglia.

  1. IL TURDUCKEN

Sulle prime tavole del Ringraziamento si assisteva a stravaganze culinarie. Una di queste è il “turducken” (dall’unione di turkey, duck e chicken). Un tacchino disossato conteneva un’anatra disossata con all’interno il pollo. Il piatto molto popolare nella Louisiana, comparso tra il 1970 e il 1980, poi diventato l’emblema della cucina Cajun (tipica della zona).

8.   FRIENDSGIVING

Nato tra i best friends che non hanno la possibilità di festeggiare il Giorno del Ringraziamento in compagnia o in famiglia, il Friendsgiving è la versione “a misura di amici” del Thanksgiving Day, una festa speciale in cui riunirsi per godere di un pasto abbondante in un’atmosfera spensierata. Celebrato poco prima o subito dopo il Thanksgiving, secondo l’ultimo report di Campbell’s Soup Company, circa il 45% degli americani festeggerà la ricorrenza tra amici, un’occasione perfetta per sperimentare nuovi sapori dando libero sfogo alla propria creatività culinaria. 

  1. JINGLE BELLS

Il Thanksgiving segna ufficialmente l’inizio del periodo natalizio. Nel 1857 James Pierpoint compose proprio per il Giorno del Ringraziamento un brano per bambini dal titolo One horse open sleigh, che riscosse un grandissimo successo. Lo stesso brano fu riproposto poi per il giorno di Natale e nel 1859 il titolo cambiò inJingle Bells, divenuto famoso in tutto il mondo.

  1. VARIANTI A TAVOLA

Protagonista indiscusso della tavola, il tacchino ripieno ha molte varianti che cambiano in base alla geografia: nelle cittadine del sud la carne si accompagna con la focaccia di granturco, mentre in quelle del nord degli Stati Uniti il tacchino viene condito con il wild rice. Molto tipica è la salsa di ossicocco (o cranberry), fatta con mirtilli freschi o congelati.

Redazione Agenfood

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Agen Food è la nuova agenzia di stampa, formata da professionisti nel campo dell’informazione e della comunicazione, incentrata esclusivamente su temi relativi al food, all’industria agroalimentare e al suo indotto, all’enogastronomia e al connesso mondo del turismo.

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