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Con Gallizzi anche un po’ di Roma al Pizza Bit Competition
(Agen Food) – Milano, 19 ago. – Ci sarà anche un po’ di Roma alla finale di Pizza Bit Competition il concorso più importante in Italia per il settore della pizzeria, organizzato da Molino Dallagiovanna. L’appuntamento è per sabato 7 settembre nella sede dell’azienda di Gragnano Trebbiense, in provincia di Piacenza, dove, in occasione della Festa dei Granai, i nove finalisti del Pizza Bit Competition si sfideranno a colpi di pizze d’autore per decretare il nuovo Ambassador dell’azienda molitoria leader in Italia per il comparto delle farine. Pizza Bit Competition, quest’anno alla terza edizione, è la gara che Molino Dallagiovanna ha ideato per i pizzaioli professionisti: in palio il titolo di “Dallagiovanna Pizza Ambassador 2025”, volto ufficiale del Molino per il settore pizza in Italia e nel mondo.
Nove i finalisti in gara con un confronto serrato sulla più tradizionale delle pizze, la Margherita. A valutare i concorrenti sarà una giuria composta da esperti del settore, blogger e giornalisti. La finale come presentatori gli affiatatissimi Andrea Mainardi e Daniele Persegani, chef e noti conduttori televisivi.
Roma schiererà Andrea Gallizzi della “Pizzateca” che dal Comune di Roviano ha raggiunto Roma nello storico quartiere Casal Bertone, dove è divenuta punto di riferimento di appassionati e curiosi. Classe 1993, originario abruzzese, Gallizzi è specializzato in pizza alla pala. Nei suoi due locali propone anche teglia e padellino con 40 gusti in menù oltre a proposte stagionali. Predilige la croccantezza innovativa e la sua esperienza di Chef in cucina l’ha portato a trasformare ingredienti semplici in preparazione più elaborate. La “Sottobosco” è la pizza più richiesta, a base di fungo porcino in tre cotture, guanciale soffiato croccante, emulsione di prezzemolo, tartufo uncinato fresco e finocchiella selvatica. Nel corso del 2024 il suo team ha già vinto a Parma il 31esimo Campionato Mondiale della Pizza che ha visto in gara oltre 1.200 professionisti da 56 nazioni. “Tra cinque anni – racconta – mi vedo come imprenditore di almeno quattro locali in Italia e forse uno anche all’estero. La pizza rappresenta tutto per me: la passione, le giornate piene di energia e passione per questo lavoro che giorno dopo giorno cresce, il sapersi confrontare con i colleghi, spingersi sempre di più verso tecniche innovative”.